Per una medicina senza conflitto d’interesse

Uppa si batte per porre al primo posto l'informazione dei genitori e per riuscire a promuovere stili di vita che prevengono anziché curare, che informano invece di intervenire

Immagine per l'autore: Vincenzo Calia
Vincenzo Calia , pediatra e fondatore di Uppa
Campagna ministero della salute

Di recente il ministero della salute ha pubblicato un opuscolo informativo sull’allattamento al seno, rivolto alle neomamme. L’iniziativa, sicuramente lodevole, ha però destato le perplessità di Uppa nel momento in cui, per la sua diffusione, il ministero si è rivolto alle varie riviste di settore (la concorrenza di Uppa, diciamo), senza neanche prendere in considerazione il nostro giornale.

Il problema sta nel fatto che queste pubblicazioni sono proprio quelle che hanno tra i loro “clienti” le case produttrici di sostituti artificiali del latte materno e dei tanti prodotti accessori, che spendono milioni di Euro in pubblicità, proprio su queste riviste. Sarebbe stato forse più coerente includere anche Uppa nel progetto di diffusione di questo materiale?

Da 15 anni Uppa si batte per un concetto di salute a 360 gradi, mettendo al primo posto l’informazione dei genitori, rifiutando la mercificazione della sanità, e promuovendo stili di vita che prevengono anziché curare, che informano invece di intervenire. Dal 2006 inoltre, Uppa esce senza pubblicità e senza quindi la possibilità di alcun conflitto d’interesse. Di seguito la lettera del direttore di Uppa indirizzata al ministro della salute. Aiutaci a diffondere l’idea di una medicina senza conflitti d’interessi, condivifdi questo post!

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All’attenzione del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin

Abbiamo letto con interesse l’opuscolo informativo del Ministero della Salute sull’allattamento, in grado di fornire in maniera più omogenea ed attuale consigli sotto forma di vademecum per le gestanti e le neomamme.

Siamo particolarmente felici che il Ministero abbia deciso di diffondere l’opuscolo capillarmente anche attraverso le riviste, considerata l’opportunità di raggiungere il numero maggiore possibile di neomamme per informarle e supportarle.

Un Pediatra Per Amico (www.uppa.it) è un bimestrale per i genitori fondato nel 2001, realizzato e diffuso in collaborazione con l’Associazione Culturale Pediatri (www.acp.it), che attualmente ha una tiratura di 21.000 copie. 13.000 sono le famiglie abbonate e quasi mille i pediatri del Servizio Sanitario Nazionale che lo sostengono e lo diffondono fra i loro pazienti. Il nostro giornale conta a oggi 66.000 fans sui social media e si avvale del supporto di una newsletter che raggiunge ogni settimana una platea di circa 60.000 genitori e pediatri.

Senza tema di smentite possiamo affermare che Un pediatra per amico è l’unica pubblicazione cartacea in Italia la cui diffusione cresce costantemente nel tempo: il numero delle famiglie abbonate è cresciuto nell’ultimo anno del 30%!

Ma il risultato di cui andiamo più fieri è che da quest’anno abbiamo deciso anche di rinunciare al supporto economico derivante dalla pubblicità. E così possiamo vantare un altro primato: Un Pediatra Per amico è l’unico giornale rivolto ai genitori che è completamente indipendente dalla pubblicità.

Uppa infatti ritiene che sia importante la protezione dei genitori da messaggi pubblicitari che possono avere effetti negativi sulla salute e, in particolare, che possono contrastare la pratica dell’allattamento al seno violando il Codice Internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno che, proprio in questi giorni, compie 35 anni.

Ci sorprende perciò che il Ministero abbia scelto per diffondere un opuscolo finalizzato alla promozione dell’allattamento materno proprio delle pubblicazioni le cui pagine sono occupate per circa un quarto dalla pubblicità e, fra questa pubblicità, non manca quella del latte “artificiale”.

Tra le pubblicità dei latti artificiali, quelle della formula 2 costituiscono la maggioranza (58%), seguite da quelle del latte di crescita per i bambini da 13 a 24 mesi (28%) e oltre i 24 mesi di età (14%). (DOXA/IPSOS. Indagine sulla lettura dei quotidiani e dei periodici in Italia. AUDIPRESS, Milano, 2011.). Ci sono evidenze, recentemente confermate anche in Italia con un’indagine multicentrica (Cos’è quel 2? La pubblicità delle formule di proseguimento nella percezione delle donne italiane. Medico e Bambino 2016;35:177-182), che questo tipo di pubblicità ha un effetto negativo sull’allattamento e, sebbene consentita dalla Legge in vigore in Italia, viola il Codice.

Perciò il nostro compiacimento per l’iniziativa del Ministero a favore dell’allattamento materno è velato da una certa amarezza nel constatare che la scelta dei media partner per questa encomiabile iniziativa sia stata così inopportuna.

Può darsi che le testate scelte siano “fra le maggiori testate editoriali” come recita il comunicato del Ministero, ma certo non sono le “migliori” e le più accreditate.

Ci auguriamo che in futuro lo sguardo del Ministero si allarghi anche a realtà come quella che Uppa rappresenta.

Distinti saluti,

Vincenzo Calia
Direttore di Uppa

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Vincenzo Calia

pediatra e giornalista, ha esercitato per quarant’anni come pediatra di famiglia nel Servizio Sanitario Nazionale e ha fondato nel 2001 il bimestrale per i genitori «Un Pediatra Per Amico», che ha diretto per 16 anni. Attualmente è un pediatra libero professionista.

Articolo pubblicato il 27/05/2016 e aggiornato il 22/09/2022

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