Probiotici per curare l’eczema? Vediamoci chiaro

Costantino Panza fa il punto della situazione sull’uso dei probiotici per la prevenzione dell’allergia alimentare, asma allergico e rinite allergica

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Costantino Panza , pediatra neonatologo

Le linee guida della World Allergy Organization  (organizzazione mondiale dell’allergia) pubblicate nel 2015 indicano un possibile beneficio dell’utilizzo del probiotico nella riduzione dell’eczema nei primi due o tre anni di vita. Ad oggi non ci sono prove di efficacia dell’assunzione dei probiotici per la prevenzione dell’allergia alimentare, asma allergico e rinite allergica. Le prove di efficacia per la prevenzione dell’eczema tuttavia provengono da ricerche poco precise (tecnicamente si dice che presentano diversi rischi di imprecisione) per cui la raccomandazione di utilizzare il probiotico a questo scopo è condizionale in quanto basata su prove di qualità molto bassa.

Inoltre, a oggi non è possibile consigliare il tipo di probiotico oppure la miscela di probiotici più efficace, il dosaggio più corretto, la durata del trattamento e il momento appropriato per iniziare questa profilassi.

Valutazione del risparmio

Dovremmo trattare 4-5 bambini per 9 mesi per avere un bambino con la riduzione dell’eczema a 24 mesi. In altre parole, le famiglie dovrebbero comprare un probiotico per 40 mesi (30 euro circa al mese x 40 mesi: 1200 euro) perché un bambino abbia una riduzione dell’eczema nei primi due anni di vita, con un risparmio di 150-300 euro/anno per quel bambino. Tuttavia il risparmio per quella famiglia viene annullato dalla spesa per il probiotico.

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Infine, allo stato delle ricerche attualmente disponibili sembra che l’assunzione dei probiotici in gravidanza e nei primi mesi di vita possa ridurre l’eczema nei primi due o tre anni di vita, senza che si verifichino eventi avversi dovuti all’utilizzo del probiotico.

In breve…

Sono però necessarie ulteriori ricerche per conoscere quali ceppi di probiotico, la quantità e i tempi della somministrazione e confermare questi dati iniziali con studi di migliore qualità prima di poter considerare la promozione di questa pratica nella routine clinica in pediatria.

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Costantino Panza

comasco di nascita, ha studiato a Parma, dove si laurea in Medicina e si specializza in Pediatria, e successivamente in Neonatologia e Patologia neonatale. È autore di oltre 70 pubblicazioni scientifiche italiane e internazionali peer-reviewed, e collabora con Uppa da diversi anni con articoli di divulgazione pediatrica.

Articolo pubblicato il 07/03/2016 e aggiornato il 22/09/2022

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