Dentifricio fatto in casa

Il dentifricio si può autoprodurre, ed è un modo facile e divertente per coinvolgere e interessare i bambini all'igiene dentale

Immagine per l'autore: Elena Uga
Elena Uga , pediatra
Una bambina che si lava i denti con dentifricio fatto in casa

«Lavatevi i denti!» Quale mamma non ha implorato o inveito almeno una volta contro i propri figli nel tentativo di passare loro il rispetto di questa fondamentale pratica pluri-quotidiana? «Spazzoliamo su e giù, almeno due minuti, mi raccomando le gengive e i “dentoni” dietro e poi sciacqua e sputa!». La nostra attenzione spesso non si sofferma sul dentifricio, al massimo riflettiamo se sia meglio il gusto bubble gum o fragola o su quanto sia accattivante la confezione, in pochi pensando ad una proposta fatta in casa.

Quali ingredienti utilizzare?

Un modo coinvolgente per interessare i bambini al lavaggio dei denti potrebbe essere proporgli di fare in casa il dentifricio, giocando insieme con gusti e ingredienti. La preparazione domestica del dentifricio è semplice e può partire da ingredienti e aromi diversi, per ottenere risultati più o meno graditi, tutti da provare.

Una possibilità sono i dentifrici fatti in casa all’argilla: per preparare un dentifricio all’argilla in polvere tritate finemente in un mixer da cucina ½ cucchiaino di argilla verde ventilata, 2 cucchiai di foglie di salvia essiccata, 2 cucchiai di bicarbonato, 5 chiodi di garofano. Potrete aromatizzare il dentifricio con 5 gocce di olio essenziale di menta o di limone, oppure di tea tree oil, che ha un gusto molto forte e un dimostrato potere antisettico. Questo dentifricio sarà costituito da una polvere che potete conservare in un vasetto di vetro con tappo a vite; per utilizzarlo basta inumidire lo spazzolino e impregnarlo ben bene nella polvere.

Se invece preferite una consistenza più “pastosa” e simile a una tradizionale pasta dentifricia, bisognerà utilizzare ingredienti come gel, oli o glicerina. Per esempio, si possono mescolare 2 cucchiai di olio di cocco a 3 di bicarbonato, aggiungendo un pizzico di dolcificante (come polvere di Stevia). In alternativa, 4 cucchiai di gel all’aloe mescolati a uno di caolino o bicarbonato, oppure un cucchiaio di argilla, 2 di bicarbonato e uno di glicerina. A tutte queste preparazioni si possono aggiungere alcune gocce (5-10) di olio essenziale a piacere. Quindi non una ricetta, ma tante possibilità di mischiare e inventare (c’è chi usa addirittura la polpa fresca di frutta, come quella di fragole molto mature, frullata con bicarbonato).

E il fluoro?

Ovviamente l’uso di un dentifricio fatto in casa non permette di integrare fluoro, quindi che fare? L’aggiornamento delle linee guida ministeriali sulla promozione della salute orale uscito a novembre 2013 sottolinea come sia preferibile la “fluoroprofilassi locale”, cioè l’uso di dentifrici al fluoro. Dai 6 mesi ai 6 anni di età è sufficiente l’uso di un dentifricio contenente almeno 1.000 ppm (parti per milione) di fluoro, due volte al giorno, in dose pea-size, ovvero grande come un pisello. Va considerato inoltre che, secondo alcuni, l’uso eccessivo di preparati al bicarbonato potrebbe, a lungo termine, abradere lo smalto, e dunque se decidiamo di prepararci il dentifricio in casa non dovremo utilizzarlo a ogni lavaggio ma alternarlo piuttosto con un dentifricio al fluoro adatto all’età del bambino. D’altro canto però i dentifrici industriali, come molti altri cosmetici e prodotti per l’igiene, sono un veicolo di microplastiche dannose per l’ambiente e per la salute. A parer nostro, in ogni caso vale la pena di auto-produrre il dentifricio per provare, risparmiare, ridurre i rifiuti e dire… «l’ho fatto io».

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Elena Uga

pediatra, lavora presso l’ospedale S. Andrea di Vercelli e si occupa nello specifico di allergologia, allattamento e ambiente. Dal 2011 collabora come autore per Uppa.

Articolo pubblicato il 20/06/2014 e aggiornato il 26/10/2022
Immagine in apertura Oksana Kuzmina / Shutterstock.com

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