Cacca verde del neonato: è normale?

La cacca verde nel neonato è un fenomeno del tutto normale e fisiologico e non deve spaventare i neogenitori. In compresenza con altri fattori, però, occorre prestare attenzione, poiché c’è il rischio che il piccolo venga esposto a disidratazione

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Giulia Ceglie , pediatra ematologa e ricercatrice
papà cambia pannolino neonato

Mamma e papà hanno appena portato a casa il piccolo Jacopo dopo i primi giorni in ospedale in seguito al parto. Stanno ancora prendendo confidenza con pannolini, bagnetti e tutto ciò che riguarda il nuovo equilibrio, quando ecco il primo spavento: il papà apre il pannolino al momento del cambio e… la cacca è di colore verde! Cosa fare? Una rapida chiamata al pediatra e vengono subito tranquillizzati: «Il colore della cacca nel neonato genera spesso apprensione nei genitori», spiega loro il medico. «Ma niente paura: la cacca verde nel neonato è un fenomeno del tutto normale!».

Ma da cosa dipende la colorazione verde e quando, invece, è il caso di preoccuparsi? Vediamolo insieme nei prossimi paragrafi.

Cosa significa la cacca verde nel neonato?

Le caratteristiche della cacca, così come quelle della pipì, sono uno strumento utilissimo per i genitori. Possono infatti fornire loro ottime indicazioni per monitorare il livello di idratazione e nutrizione del piccolo, per capire come procede l’allattamento e la funzione di organi interni importanti quali il fegato e la colecisti.

Il colore verde della cacca del neonato dipende da diversi fattori. Il primo è la produzione di bile da parte del fegato, una soluzione che permette l’assorbimento di alcuni nutrienti nonché la loro eliminazione attraverso le feci. La bile ha un colorito giallo-verdognolo, dovuto ai pigmenti che contiene (la “bilirubina”, dal colore giallastro, e la “biliverdina”, dal colore verde). Normalmente i pigmenti vengono rilasciati nell’intestino e, mischiandosi alle scorie, determinano il colorito verdastro o giallognolo della cacca del neonato.

Ma perché allora la cacca ha, nelle fasi successive della vita, un colorito marrone? È tutto “merito” della flora batterica che abita nel nostro intestino. Si tratta di una serie di batteri “buoni” che ci accompagnano per tutta l’esistenza, e che trasformano appunto i pigmenti presenti nella bile da giallo-verdi a marroni; la sostanza che in particolare rende marroni le feci si chiama “stercobilina”.

Altra componente fondamentale è la velocità del transito intestinale della cacca. Infatti, il meccanismo di conversione seguito dai batteri che abbiamo appena descritto necessita di un minimo di tempo di permanenza delle feci nell’intestino.

Perché è normale che il neonato faccia la cacca verde?

Considerati questi meccanismi, perché la cacca del neonato è verde e non marrone? Le spiegazioni sono molteplici…

Partiamo proprio dalla produzione della bile. Il fegato del nostro bambino, alla nascita, è ancora “immaturo”, cioè sta imparando a svolgere correttamente tutte le sue funzioni, soprattutto quelle enzimatiche. In questo caso il fegato è più lento e meno capace di trasformare e produrre bilirubina a partire dalla biliverdina, un ritardo di “trasformazione” che fa sì che nelle feci sia presente una maggiore quantità di pigmenti verdi. Dopo i primi mesi di vita, nel lattante la cacca diventerà invece più tendente al giallo, a causa del maggior contenuto di bilirubina.

Abbiamo visto che, più avanti, anche la flora batterica gioca un ruolo fondamentale. Si tratta di una “popolazione di batteri” che cambia continuamente in base al nostro ambiente, a ciò che mangiamo e beviamo, e in generale a tutto ciò con cui veniamo in contatto. Alla nascita ognuno di noi ha un intestino quasi sterile, privo cioè dei batteri buoni della flora batterica che costruiremo solo più avanti, giorno per giorno, grazie al latte e al contatto con mamma e papà. È quindi fisiologico che i batteri ci mettano un po’ di tempo a colonizzare il nostro intestino e iniziare la loro opera di “normalizzazione” della cacca. Inoltre, come detto nel paragrafo precedente, i neonati hanno un transito intestinale molto accelerato – spesso l’emissione delle feci avviene dopo ogni poppata e nell’arco di 10 minuti dalla stessa – e i batteri non riescono in così poco tempo ad agire per trasformare le feci da verdi in marroni.

Fino a che età è normale vedere un colore verde delle feci? È impossibile stabilire un momento preciso in cui fegato e flora batterica giungono a maturazione e in cui il transito intestinale inizia a farsi più lento. I “tempi” di ciascun bambino dipendono da diversi fattori, ad esempio dal tipo di allattamento (materno o in formula) e poi dallo svezzamento. Nei bambini allattati con formula, una cacca tendente al verdognolo e poi giallastra è del tutto normale, mentre per neonati allattati al seno, l’emissione di feci verdi oltre i cinque-sei giorni di vita potrebbe essere indice di un problema con l’allattamento. Infatti, nei neonati con un buon allattamento al seno, le feci intorno al sesto giorno virano verso il giallo oro e sono liquide. Possono mantenere un colore più verdognolo in caso di insufficiente trasferimento di latte o di poppate brevi (ad esempio, 10 minuti da una mammella e 10 dall’altra); in quest’ultimo caso le feci verde “spinaci” sono espressione di eccesso di lattosio e carenza di grasso, quindi di un’assunzione di latte più “leggero” e meno ricco di grassi, che invece arrivano quasi al momento dello svuotamento del seno. In questi casi è consigliabile far finire la poppata da un solo seno svuotandolo completamente prima di procedere all’altro.

Più raramente, e se si associa ad altri sintomi come distensione addominale, produzione di molto gas e fastidi allo stomaco o all’intestino, si può associare ad allergie verso alimenti presenti nella dieta materna. In ogni caso è sempre sconsigliato eliminare autonomamente cibi dalla dieta ed è invece opportuno seguire, come sempre, le indicazioni del pediatra. Per un neonato allattato al seno dopo la prima settimana di vita, l’emissione di feci morbide e giallo oro – insieme all’emissione di almeno sei pannolini in 24 ore di pipì trasparente – danno a mamme e papà la tranquillità che l’allattamento sta procedendo correttamente. 

Quando preoccuparsi della cacca verde del neonato?

Quando, invece, è il caso di preoccuparsi per il colore delle feci del neonato o del lattante? In base a quanto detto finora, appare chiaro che la cacca verde nel neonato è un fenomeno del tutto normale e fisiologico e non deve spaventare i neogenitori.

Nei neonati allattati al seno, come detto, questo fenomeno generalmente scompare entro il sesto giorno di vita e, se permane, deve essere portato all’attenzione del pediatra, che valuterà il buon funzionamento dell’allattamento al seno. Nel lattante e nel bambino più grande, però, questo fenomeno può presentarsi per patologie lievi che hanno l’effetto di alterare uno dei meccanismi che abbiamo descritto, ad esempio la flora batterica (conseguenza di una terapia antibiotica prolungata) o il transito intestinale (diarrea in corso di gastroenterite). In tal caso, il colore giallastro o verdognolo delle feci regredirà dopo qualche evacuazione; se invece si accompagna a un’emissione abbondante di feci quasi acquose è bene contattare un medico.

Nel neonato allattato con formula, invece, il colore verde della cacca è un fenomeno che va attenzionato solo se associato a diarrea e/o vomito, poiché in questi casi i bambini più piccoli possono facilmente andare incontro a disidratazione; più che il colore della cacca, quindi, ciò che deve preoccuparci è una consistenza particolarmente liquida – quasi acquosa – e accompagnata da altri sintomi.

Allo stesso tempo, la presenza di alcune colorazioni delle feci può essere pericolosa e va immediatamente indagata nei seguenti casi:

  • Feci molto chiare, quasi bianche. Si definiscono “feci cretacee” quelle che sembrano “scolorite”, proprio come la creta. Il motivo di questa assenza di colorazione è la mancanza dei pigmenti descritti finora che, come spiegato, hanno origine dalla bile. Un’ostruzione biliare, anche detta colestasi, può impedire alla bile, e quindi ai pigmenti, di arrivare alle feci, privandole del normale colore. 
  • Feci rosse o striate di rosso. Suggeriscono la presenza di sangue fresco e non digerito nelle feci, legata a patologie non gravi, quali le ragadi anali, ma anche a problematiche più serie come la colite allergica o l’invaginazione intestinale.
  • Feci nere. Il fenomeno delle feci molto scure, quasi nere, è detto “melena” ed è legato alla presenza di sangue digerito, che proviene quindi dalla parte alta del tubo digerente (esofago, stomaco, duodeno).

In ognuno di questi casi è opportuno contattare immediatamente il medico curante o recarsi al pronto soccorso.

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Giulia Ceglie

Pediatra, attualmente svolge un dottorato di ricerca in Immunologia, Medicina Molecolare e Biotecnologie Applicate presso l’Università di Roma Tor Vergata e lavora come Clinical Research Fellow presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, dove svolge attività clinica presso il Dipartimento di Oncoematologia, Terapia Cellulare, Terapie Geniche e Trapianto Emopoietico e attività di ricerca presso i laboratori dell’Unità di Terapia Cellulare e Genica delle Malattie Ematologiche.

Bibliografia
Articolo pubblicato il 11/08/2023 e aggiornato il 11/08/2023
Immagine in apertura LumiNola / iStock

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