Mani in pasta!

Gli oggetti di uso quotidiano possono diventare strumenti perfetti per dare vita a creazioni originali con l’argilla o la pasta di sale

Immagine per l'autore: Tiziana Cherubin
Tiziana Cherubin , grafica e atelierista
primo piano delle mani di una bambina che lavora l'argilla

Ingredienti

  • Piccoli oggetti di ogni tipo che possano lasciare un’impronta interessante
  • Argilla o pasta modellabile
  • Un sacchetto di plastica
  • Un matterello e una pinzetta

Le nostre case, lo abbiamo visto con il frottage, possono offrire innumerevoli spunti creativi, se proviamo a guardarle con occhi diversi. Lo stesso vale per i tanti piccoli oggetti che contengono: all’apparenza insignificanti, con un po’ di fantasia si trasformano in strumenti preziosi. Per esempio, li possiamo usare per sperimentare le impronte sull’argilla, un gioco interessante, divertente e dal grande potenziale educativo.

Tesori inaspettati

Il ventaglio di oggetti adatti a questa attività è molto ampio: dagli elementi naturali conservati dopo l’ultima vacanza (conchiglie, sassi di varie forme), alle foglie tutte diverse che abbiamo in cucina o sul balcone, agli strumenti di uso quotidiano (graffette, chiavi, viti, bulloni, bottoni, catene, mollette per il bucato). Oggetti semplici che però daranno vita a “fossili contemporanei” o piastrelle decorative, a seconda della loro fattura e composizione (effetto sorpresa assicurato anche con le zampe dei dinosauri giocattolo e con una macchinina che lascia traccia del suo percorso!).

Forme statiche e segni in movimento

Messi insieme i vari oggetti e materiali utili per creare le impronte, i bambini possono modellare un pezzo d’argilla in una forma piatta e dargli uno spessore di almeno mezzo centimetro che sarà la base contro cui premeranno i vari elementi. Scoprire via via l’effetto delle impronte è molto affascinante: alcuni oggetti rivelano delle sorprese, e non sempre è facile e immediato riconoscerne l’origine (ecco il suggerimento per un gioco a indovinelli da fare in un secondo momento, con le persone che non hanno partecipato all’attività fin dall’inizio). Oltre alle impronte fatte con una singola pressione, ci sono materiali che si prestano a essere utilizzati in movimento, ad esempio certi tipi di pasta, come i rigatoni o le penne, da far rotolare sull’argilla con una leggera pressione per scoprire la traccia che lasciano dietro di sé.

Alcuni accorgimenti

Meglio coprire il piano di lavoro con una tela cerata o un telo di nylon. Per avere una superficie d’argilla più regolare, inoltre, ci si potrà passare sopra un matterello, utile soprattutto se si utilizzano delle foglie (i bambini potranno togliere con una pinzetta le piccole parti vegetali rimaste intrappolate). L’argilla va tenuta umida finché la si lavora – eventualmente utilizzando uno spruzzino pieno d’acqua – e solo una volta terminato il lavoro va fatta asciugare. È un materiale che non ha bisogno di cottura, dunque gestibile dai bambini in ogni fase della lavorazione; un aspetto, questo, che permette di rinforzare l’autonomia dei piccoli. Unica raccomandazione: per evitare crepe e spaccature, è necessaria un’essiccazione molto lenta, e anche questa attesa può essere un’esperienza utile; i bambini potranno mettere il “manufatto” al riparo in un sacchetto di plastica (ad esempio in uno di quelli per congelare i cibi), dove verrà lasciato ad asciugare per almeno qualche giorno, a seconda delle dimensioni e dello spessore.

L’alternativa commestibile

L’argilla è sicuramente l’elemento ideale per questa attività, perché cattura al meglio la forma degli oggetti, ma in questo momento potrebbe essere difficile procurarsela se non la si ha già in casa. Inoltre, per i bambini piccoli, può essere più pratico avere un’alternativa “a prova di assaggio”. Possiamo usare, allora, la famosa pasta di sale. Meno precisa dell’argilla, darà comunque soddisfazione, e i bambini potranno cominciare la loro attività già dalla creazione dell’impasto, un’ulteriore fase di interesse e divertimento. La ricetta base è semplicissima: una parte di sale fino, due di farina e una di acqua tiepida. Si mescolano sale e farina in una ciotola, si aggiunge l’acqua e si impasta il tutto con le mani. La consistenza dovrà risultare morbida e non appiccicosa: basta aggiungere un po’ d’acqua tiepida per ammorbidire o farina nel caso l’impasto risultasse troppo molliccio. Molte le varianti: si può provare ad aggiungere un po’ d’olio e del cremor tartaro (un sale di potassio dell’acido tartarico); sconsigliato invece l’uso dei coloranti, almeno in una prima fase: meglio godere del risultato osservando le impronte su una superficie neutra.

Creazioni originali  

Questa tecnica si presta a varie realizzazioni, dal finto fossile irregolare al pot-pourri di elementi, ma anche a opere più complesse: una catalogazione di conchiglie, un erbario in mattonelle, ciondoli e pendagli per gioielli o decorazioni. Si tratta di oggetti unici che i bambini potranno conservare per sé oppure regalare.

Ecco come

  • Radunare gli oggetti e i materiali da imprimere
  • Preparare l’argilla o la pasta di sale nella forma desiderata (regolare o irregolare, a forma di mattonella o di ciondolo)
  • Comporre la propria opera schiacciando i vari elementi sull’argilla
  • Praticare eventualmente un foro per una cordicella
  • Attendere l’asciugatura
  • Esporre o regalare l’opera, se lo si desidera completa di didascalia esplicativa
Articolo pubblicato il 06/04/2020 e aggiornato il 22/09/2022
Immagine in apertura HappyKids / iStock

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