Dolori da impianto: cosa sono e come si riconoscono

Possono comparire intorno ai cinque-sette giorni dopo la fecondazione, ma essere facilmente confusi con i dolori da ciclo mestruale o gastrointerinali. Ecco come distinguerli e perché si presentano

Francesca Finiguerra , ostetrica
Donna soffre di dolori da impianto

Marina e il suo compagno stanno cercando di avere un bambino da circa un anno. Dopo l’ultimo periodo ovulatorio, Marina ha percepito dei crampi allo stomaco simili a quelli che solitamente prova durante le mestruazioni. «Eppure manca ancora un po’ al prossimo ciclo mestruale…», spiega per telefono a sua sorella maggiore Elena, che le suggerisce: «Potrebbero essere dolori da impianto…». Anche lei, infatti, ha avuto la stessa esperienza prima di scoprire di essere incinta del suo primogenito. 

I crampi da impianto, percepiti a livello del basso ventre, possono presentarsi proprio dopo che l’impianto è avvenuto con successo e presentarsi dunque successivamente al periodo ovulatorio, ma possono anche essere confusi con altri sintomi, come appunto i dolori da ciclo mestruale o anche, ad esempio, quelli gastrointestinali. Vediamo allora quali sono le caratteristiche dei dolori da impianto e come distinguerli. 

Cosa sono e quando si presentano i crampi da impianto
Dopo la fecondazione tra ovulo e spermatozoo, inizia il viaggio verso la cavità uterina attraverso la tuba di Falloppio, a partire dall’ovaio (destro o sinistro) in cui l’ovulazione è avvenuta. Nel momento in cui l’embrione, appena formato dopo la fecondazione, si attacca alla mucosa interna dell’utero vuol dire che è avvenuto l’impianto. L’embrione penetra quindi nella mucosa uterina (ciò permette la formazione della placenta, l’organo che connette il piccolo alla mamma) e proprio questo passaggio può causare dei dolori. Ma da cosa dipendono esattamente? Cosa sono i dolori da impianto? I crampi, che possono essere percepiti o meno dalla donna, dipendono dal fatto che la penetrazione dell’embrione, utile per creare spazio allo stesso, può irritare l’utero, che per “difendersi” contrae la sua muscolatura provocando fitte addominali (ne parliamo in modo approfondito più avanti).

E per quanto riguarda le tempistiche? Quando si verificano i dolori da impianto? Intorno ai cinque-sette giorni dopo la fecondazione (all’incirca al 20° giorno del ciclo mestruale). 

Come capire se sono dolori da impianto?

Quando si parla di crampi da impianto e dolori mestruali, le differenze purtroppo sono molto sottili, e distinguere questi due eventi diventa molto complicato. Le divergenze sostanziali stanno in termini di durata e percezione del dolore. Il dolore tipico delle fasi premestruali, infatti, è continuo e intenso, mentre tra le caratteristiche dei crampi da impianto uterino c’è proprio la ridotta frequenza delle fitte e l’intensità inferiore. Va però specificato che ogni organismo è unico e diverso dagli altri, quindi sia la percezione del dolore in fase premestruale sia quella dei crampi da impianto sono soggettive.

Perché si verificano i dolori da impianto?

La percezione, come detto, può variare da donna a donna, ma perché si sentono i dolori da impianto? L’embrione che si è creato nei primi giorni di gravidanza, dopo la fecondazione dell’ovulo femminile, necessita di farsi spazio in utero per annidarsi e dare origine a tutti gli “accessori” necessari per la sua sopravvivenza e crescita, in particolare alla placenta che lo connetterà con il corpo della sua mamma. Pertanto, l’annidamento nella cavità uterina può irritare questa zona e dare origine a spasmi della muscolatura percepiti dalla donna a livello addominale. A volte questi crampi possono essere associati a piccole perdite ematiche vaginali (le perdite da impianto), a seguito dell’aderenza alle pareti uterine dell’embrione neoformato.

Cosa vogliono dire i dolori da impianto?

Come capire se è avvenuto correttamente l’impianto? I soli crampi sono un indizio insufficiente, poiché come detto potrebbero essere stati originati da un’altra causa, ad esempio da problemi gastrointestinali, che possono provocare spasmi muscolari a livello addominale. La certezza si ha solamente eseguendo il test per la ricerca delle βHCG, l’ormone della gravidanza.È importante però che ogni donna in età fertile conosca, tra i vari sintomi iniziali della gravidanza, anche quelli legati all’avvenuto impianto, al fine di prepararsi correttamente alla gestazione. Inoltre è bene sapere che in caso di sintomi persistenti con dolore intenso e abbondanti sanguinamenti è necessario informare il proprio medico di fiducia al fine di escludere eventuali altre cause ginecologiche, come l’aborto spontaneo o la gravidanza extrauterina.

Bibliografia
  • AA.VV., Ginecologia e Ostetricia – Volume 2, SEU, Roma, 2017.
Articolo pubblicato il 22/08/2023 e aggiornato il 16/04/2024
Immagine in apertura dragana991 / iStock

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