Insegniamo ai bambini a vestirsi da soli

Quando i bambini cominciano a manifestare il desiderio di procedere da soli alla propria vestizione e all’igiene personale è importante assecondarli. Vediamo qualche suggerimento utile

Immagine per l'autore: Annalisa Perino
Annalisa Perino , pedagogista montessoriana
Bambino che si veste da solo

Alla nascita il bambino viene vestito, cambiato, lavato da mamma e papà. Non può essere altrimenti, il bambino non può collaborare. Almeno fino al primo anno di età, quando il bambino invece inizia a mostrare interesse per queste attività e invia segnali di partecipazione: allunga le mani, prende i vestiti, vuole toccare l’acqua.

È in questo periodo che l’azione dell’adulto deve iniziare a diminuire, gradualmente, dando sempre maggior spazio al bambino.

Intervenire meno

Come avviene la sintonia? L’adulto fa gesti calmi, ampi e chiari e permette così al bambino di inserirsi nelle procedure di cura di sé.
Attendere i gesti del bambino prima di agire dà modo al piccolo di iniziare a partecipare attivamente.
Man mano che il bambino cresce, aumentano le sue competenze manuali e di coordinamento e sempre meno sarà necessario l’aiuto di mamma e papà.
Il ritmo di tale sviluppo non è predefinito, ma personale. Ciascun bambino ha tempi propri che devono essere rispettati. Il desiderio di fare da soli deve essere naturale, trovare accoglienza, non essere forzato né ostacolato (a tal proposito, rimandiamo al nostro articolo sui telai delle allacciature, attività montessoriana che favorisce l’autonomia nella vestizione).

Seguendo questo processo, il bambino si occuperà in autonomia di mettere in ordine la cameretta, della propria vestizione e igiene personale, trovando l’aiuto dell’adulto dove necessario. L’aiuto comunque non va negato, anzi, anche se richiede fatica, pazienza e tempo, va concessa la possibilità di esercitarsi, di rendersi abili e autonomi.
Tutto ciò che il bambino può fare da sé non deve essere fatto dall’adulto, tranne se il piccolo non lo desideri, per affetto, stanchezza, disinteresse.

Dove e come favorire l’autonomia

Bambino si sveste da solo


I bambini imparano molto prima a svestirsi che a vestirsi. C’è un periodo della vita, intorno ai 18/24 mesi, in cui il bambino sa spogliarsi in autonomia ed è interessato a farlo. Diamogli il tempo di togliersi gli abiti in autonomia prima di intervenire ad aiutarlo nella vestizione.
In questa fase l’adulto compie gesti lenti e precisi permettendo al bambino di partecipare quando desidera:

  • porgiamo il pantalone da infilare e attendiamo che il bimbo sollevi la gamba, invitandolo a farlo e non prendendo il suo arto
  • apriamo la scarpa o la ciabatta aspettando che lui infili il piede
  • mostriamo sempre le procedure su di noi: il lavaggio delle mani, infilare e sfilare gli abiti e le scarpe, il lavaggio dei denti e così via

Scelta di bavaglini e indumenti

Bambino sceglie i vestiti in autonomia

Preferiamo sempre bavaglini che si infilino e non da allacciare, per permettere al bambino di rendersi autonomo in meno tempo.
Così pure gli indumenti: scarpe e abiti con chiusure a velcro, pantaloni e maglie morbide senza allacciature complesse sono fondamentali nei primi anni di vita per rendere meno determinante l’intervento dell’adulto.

Costruiamo un ambiente a misura di bambino, con appendiabiti all’ingresso per giacche, cappelli, scarpe.

Il genitore e l’educatore devono porsi periodicamente la domanda: «Come posso fare di meno perché il bambino possa fare di più?» e così mettere in campo strategie che agiscano in tale direzione: modificare l’ambiente o la relazione, senza dimenticare che i tempi non li detta l’adulto ma il bambino. Quando sarà pronto per fare un passo sul cammino dell’autonomia cercherà di comunicarlo e noi dovremo essere pronti ad accoglierlo ed accompagnarlo.

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Annalisa Perino

formatrice, pedagogista e autrice, progetta e coordina servizi per la prima infanzia e svolge corsi di formazione per insegnanti e genitori sulla pedagogia montessoriana. Autrice del libro Qui abita un bambino edito da Uppa Edizioni, cura la rubrica "Tra il dire e il fare" su Uppa.

Articolo pubblicato il 07/07/2016 e aggiornato il 22/09/2022

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