La Leche League: a scuola di allattamento

È una comunità che nasce con lo scopo di creare una rete di sostegno per fornire aiuto alle donne che desiderano allattare al seno

Parpia Khan Shera Lyn , La Leche League
Mamma allatta il suo bambino al seno

Le ricerche scientifiche, in questi ultimi anni, confermano la saggezza della natura nel programmare un alimento completo e fatto su misura che sia anche una protezione immunologica e faciliti il rapporto madre bambino: il latte materno. Allattare al seno poi, ormai lo sanno tutti, determina anche vantaggi per la salute della madre, senza parlare dei benefici sul piano economico e ambientale. Non sempre però è possibile: ecco che interviene la Leche league.

Perché l’allattamento non sempre funziona

Quasi tutte le donne incinte desiderano e sperano di allattare, ma sappiamo anche che, nonostante la natura assicuri che praticamente tutte abbiano latte, ce ne sono alcune che avranno difficoltà, sia all’inizio sia mano mano che l’allattamento prosegue. Ma se il problema non è l’incapacità di produrre latte, per quale motivo allora l’allattamento non sempre funziona?

L’allattamento non è solo una questione di biologia, e la sua riuscita dipende da molti fattori. Se per il bambino la suzione è un istinto innato, allattare per le donne è un atto da apprendere, cosa che avveniva facilmente nel passato quando tutte le famiglie erano grandi e comprendevano sempre almeno una donna che aveva partorito e allattato altri figli, ma è più difficile oggi che la famiglia è nucleare e i bambini sono pochi.

Allattare insomma è anche un’arte che viene trasmessa da altre donne che hanno già allattato. Nella metà degli anni ’50, sette donne si riunirono negli Stati Uniti per formare un associazione con lo scopo di aiutare altre donne ad allattare; avevano imparato che il motivo principale per cui le donne non riescono ad allattare è la mancanza di sostegno e informazioni. Nacque così La Leche League, con lo scopo di creare una rete di sostegno per fornire proprio aiuto alle donne che desideravano allattare al seno.

La Leche league: una rete di sostegno

Il motivo più frequente per cui nella nostra cultura una donna rinuncia all’allattamento al seno è perché ritiene di non avere latte a sufficienza; avere in mano le informazioni corrette per capire se un bambino stia crescendo adeguatamente le permette di rassicurarsi e identificare quelle poche situazioni anormali in cui occorre rivolgersi a un medico.

Quello che La Leche League dà alle mamme è sostanzialmente una comunità di allattamento, dove le donne possono esporre i loro dubbi e sentire ciò che ha funzionato per altre mamme in situazioni analoghe. Molte donne non hanno mai preso in braccio un bambino prima di avere il proprio figlio, e sono rari i casi in cui si vedono allattare altre donne.

Agli incontri de La Leche League sono presenti mamme che allattano, insieme ai loro figli; le protagoniste delle pubblicazioni de La Leche League sono donne che allattano e i loro figli. Parlando con altre mamme e leggendo queste pubblicazioni si impara a riconoscere i segnali che manda il bambino quando si sta alimentando efficacemente, si prende confidenza con la vasta gamma dei suoi comportamenti normali e ci si abitua a rispondere nella maniera più adatta ai suoi bisogni, senza imporgli uno schema astratto, ma anzi riconoscendo che il proprio figlio è un individuo unico e che la sua mamma è la vera esperta della situazione.

Come funziona La Leche League

In caso di necessità, si possono ottenere informazioni mediche e scientifiche attraverso le consulenti de La Leche League International; sono tutte donne che hanno allattato e che sono state preparate per aiutare altre donne nella gestione dell’allattamento. Offrono informazioni e sostegno tramite:

  • incontri mensili in diverse città
  • consulenza telefonica
  • consulenza e informazioni tramite il loro sito
  • opuscoli informativi su argomenti diversi
  • libri, compreso il manuale L’arte dell’allattamento materno
  • bollettini trimestrali per le abbonate.
Articolo pubblicato il 24/06/2013 e aggiornato il 22/09/2022
Immagine in apertura DaveLongMedia / E+ / Getty Images

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