Learning tower: cos’è, a cosa serve e quando proporla

La learning tower è una proposta che sta prendendo sempre più piede in Italia e che comincia a interessare molte famiglie. Scopriamone insieme le funzioni, i vantaggi e anche le differenze con il classico e semplice sgabello

Margherita Vitali , insegnante montessoriana
bambino con papà su learning tower

La learning tower è diventata famosa in America, Canada e nei paesi del Nord Europa e pian piano si sta diffondendo anche in Italia. Nel nostro Paese questa proposta inizia a essere conosciuta con diversi appellativi quali: torre d’apprendimento, torretta Montessori, Kitchen Helper, oltre che learning tower

Ma che cos’è e a cosa serve questo strumento? Esiste un’età in cui è meglio proporla al bambino o alla bambina? Andiamo alla scoperta della learning tower e capiamo come può essere utile per i più piccoli.

Cos’è la learning tower? 

La learning tower è una struttura, solitamente in legno, formata da uno sgabello con due scalini, messo in sicurezza sui 4 lati da una sorta di parapetto, che dovrebbe impedire al bambino di cadere. La torretta è stata pensata per dare la possibilità al piccolo o alla piccola di raggiungere, davanti a un tavolo o a un lavandino, il livello dell’adulto e di partecipare così alle attività della famiglia che si stanno svolgendo.

In Italia la learning tower è conosciuta anche come torre d’apprendimento montessoriana, sebbene in realtà non appartenga a  questa pedagogia che prevede al contrario un ambiente a misura e ad altezza di bambino. Per Maria Montessori è infatti l’adulto ad abbassarsi al livello del piccolo e a osservare il mondo secondo la  sua prospettiva, organizzando e costruendo un ambiente a lui adatto, e non viceversa.  

Qualora dovesse essere il bambino a salire al livello dell’adulto, questo dovrebbe essere possibile con una sedia o uno sgabello classico e il bambino dovrebbe essere in grado di  padroneggiare questi strumenti in modo autonomo e con sicurezza. 

A cosa serve la learning tower e cosa ci si può fare 

La learning tower nasce dunque per permettere al bambino di salire all’altezza del piano di lavoro dell’adulto, in modo da osservare e collaborare con lui nei lavori quotidiani (cucinare, lavare, riordinare). Questo strumento può essere quindi un’ottima proposta per chi vuol far collaborare il bambino o la bambina alle attività quotidiane. Grazie alla learning tower il piccolo o la piccola potrà aiutare i genitori in cucina, osservando le varie fasi di preparazione dei cibi, dando il suo contributo dove possibile e i genitori dal canto loro saranno tranquilli nel sapere il bambino in uno spazio contenuto

Da che età si può proporre la learning tower? Solitamente può essere presentata a partire dai 18 mesi, o comunque  quando il bambino avrà raggiunto una certa autonomia nella posizione eretta e sarà capace di arrampicarsi. La learning tower può essere utilizzata fino ai 3 anni, anche se molti bambini continuano a utilizzarla più a lungo. L’età di uso della learning tower dipenderà molto dal bambino stesso, dalle sue capacità e competenze, per cui non è utile fissare un limite di età netto.

Learning tower o sgabello?

Per  alcuni bambini la learning tower non è così funzionale e pratica come potrebbe sembrare, e a essa preferiscono il semplice sgabello, più facile da spostare e da scalare. In questi casi sarà il genitore, in base alla specificità della propria famiglia, a stabilire cosa è più adatto al  proprio contesto di vita. 

Uno sgabello senza dubbio permette al bambino di muoversi con maggiore autonomia all’interno della casa, ma il rischio di caduta all’inizio può essere maggiore rispetto alla torre d’apprendimento, che però necessita, in un primo momento, dell’intervento dell’adulto. Non tutti i bambini infatti sono subito capaci di scalare la torretta,  passare sotto la sbarra di sicurezza e alzarsi in piedi, molti hanno bisogno di tempo per apprendere i movimenti  e spesso può capitare che per comodità sia il genitore a mettere il bambino nella torretta, privandolo della soddisfazione di raggiungere il risultato. 

A questo punto potremmo quindi chiederci se la learning tower favorisca davvero l’autonomia del bambino o non risulti invece un ostacolo. Come abbiamo detto la scelta dello strumento spetta al genitore, ma possiamo riconoscere alla torretta una funzione pratica, dal momento che è sufficiente spostarla quando l’adulto vuole coinvolgere il bambino nelle attività quotidiane, ma non ha tempo di allestire gli spazi. In questo caso la torretta sarà molto utile e soprattutto pratica.

Tuttavia non si deve dimenticare che questa rimane una soluzione secondaria rispetto all’allestimento di un tavolo basso dove il bambino possa lavorare in uno spazio pensato per lui. Fino a 6 anni, ma anche successivamente, i bambini hanno bisogno sia di un momento in cui sperimentare in autonomia che di un momento in cui apprendere nuove abilità, osservando e lavorando insieme al genitore. La learning tower può essere utile in questo secondo caso, ma non si sostituisce al momento di apprendimento autonomo del piccolo o della piccola. 

Come scegliere una learning tower? 

Qualora si decidesse di acquistare una learning tower sarà bene prendere in esame alcune caratteristiche, dal momento che sul mercato si trovano numerosi modelli molto diversi tra loro. In questo caso gli aspetti da considerare nella scelta sono: 

  • Materiale: la torretta dovrebbe essere in legno, non tossico, leggero, stabile e durevole. 
  • Peso: la learning tower dovrebbe essere facile da spostare anche per il bambino o la bambina e allo stesso  tempo stabile. Solitamente il peso di una torre può variare dai 5 kg fino ai 10 kg. In questo caso sarà bene valutare il tipo di spostamento che si potrà fare in casa, scegliendo una versione più leggera per grandi spostamenti. 
  • Altezza: l’altezza varia dai 70 ai 125 cm circa, ma alcuni modelli permettono di regolare l’altezza nel tempo, spostando viti e assi d’appoggio. Una buona altezza prevede che la parte superiore della torre si trovi tra l’ombelico del bambino e le sue costole.
  • Dimensioni: è bene verificare lo spazio in cui si intende collocare la torretta. Sul mercato si possono infatti trovare modelli fissi e modelli ripiegabili, ma esistono anche proposte che possono poi trasformarsi in altri  mobili, come per esempio tavolini o sgabelli. 
  • Sicurezza: esistono diversi livelli di sicurezza, ma ciò significa che vi sono anche diversi livelli di autonomia. Quindi se una piattaforma completamente chiusa, può  essere ottima per la tranquillità di un genitore, è da considerare però che limita la  capacità di un bambino di salire e scendere. Nel momento dell’acquisto si deve inoltre prestare attenzione alle viti (devono essere ben coperte), agli  angoli (non devono essere spigolosi), al legno ben piallato e alla finitura atossica. 
  • Capacità del bambino: la learning tower dovrebbe essere in grado non solo di soddisfare le esigenze attuali del  bambino, ma anche quelle future. Quando si sceglie un modello è quindi bene considerare anche le competenze che svilupperà il bambino o la bambina nei prossimi due anni.

La learning tower può essere anche costruita in maniera autonoma, riducendo così i costi d’acquisto. Online si trovano vari tutorial che spiegano come realizzarne una fai-da-te, per  esempio assemblando due mobili in vendita da Ikea.  

Nel caso si decidesse di  acquistare una learning tower, va specificato che, nonostante sia munita di supporti di  sicurezza, in nessun modo il bambino può essere lasciato solo su di essa senza la  supervisione dell’adulto. Inoltre è necessario prestare sempre attenzione agli oggetti a cui il bambino ha accesso quando si trova nella torre di apprendimento. 

Bibliografia
  • Annalisa Perino, Qui abita un bambino, Uppa edizioni 2018. 
  • Charlotte Poussin, Il metodo montessori per crescere tuo figlio da 0 a 3 anni e aiutarlo ad essere  se stesso, Giunti Editore, Milano 2017. 
  • Grazia Honegger Fresco, Sara Honegger, Una casa a misura di bambino, Red edizioni, Milano  2021.
  • Simone Davies e Junnifa Uzodike, Il bebè Montessori, Il leone verde, Torino 2021.
  • Sonia Coluccelli, Il metodo Montessori per crescere tuo figlio da 3 a 6 anni e aiutarlo a esprimere il  suo potenziale, Giunti Editore, Milano 2022.
Articolo pubblicato il 02/02/2023 e aggiornato il 02/02/2023
Immagine in apertura Halfpoint / iStock

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