La gravidanza isterica è un fenomeno raro ma profondamente umano, che racconta quanto corpo e mente possano essere legati.
In alcune donne accade che il desiderio, la paura o la pressione legata alla maternità diventino così intensi da generare nel corpo i segnali di una gravidanza anche quando in realtà non c’è un bambino in arrivo.
È una condizione che può spaventare, ma che merita prima di tutto comprensione e ascolto. Vediamo insieme di cosa si tratta davvero, come si manifesta e come può essere affrontata con serenità e rispetto.
La gravidanza isterica viene gergalmente indicata con nomi diversi: falsa gravidanza, gravidanza fantasma, gravidanza immaginaria. La medicina parla di “pseudociesi”, un disturbo di natura psicosomatica, cioè una condizione in cui un disagio psichico si esprime attraverso il corpo.
Non si tratta di finzione né di illusione, è il risultato di una risposta neuroendocrina complessa in cui emozioni e ormoni collaborano in modo sorprendente, quasi a dimostrare quanto il corpo ascolti la mente.
Chi la vive può davvero sentire e mostrare sintomi di una gravidanza: il ciclo si interrompe, il seno si ingrossa, l’addome si gonfia, si può persino percepire il “movimento” di un feto che in realtà non esiste.
Nel linguaggio comune si sente parlare di gravidanza nervosa o di gravidanza psicologica. Spesso questi due termini vengono usati come sinonimi, ma non sempre indicano la stessa cosa:
Nella gravidanza isterica i cambiamenti del corpo sono reali, tanto da confondere anche chi li osserva dall’esterno.
La gravidanza isterica è, al giorno d’oggi, un fenomeno raro: nei Paesi sviluppati si stimano uno o due casi ogni 20.000 gravidanze.
È più frequente tra i 20 e i 40 anni, quindi in donne in età fertile, ma può comparire anche dopo la menopausa o in adolescenza.
La diminuzione dei casi negli ultimi decenni è legata soprattutto alla disponibilità di test di gravidanza ed ecografie precoci, che permettono di chiarire rapidamente i dubbi.
I sintomi fisici della gravidanza isterica possono essere molto simili a quelli di una gravidanza vera, e comprendono dunque:
Accanto ai segnali del corpo ci sono i sintomi psicologici: la convinzione profonda di essere incinta, l’attaccamento all’idea della maternità, la paura o la vergogna di non esserlo davvero.
Le cause della gravidanza isterica possono essere molte (raramente ce n’è una sola) e solitamente si tratta di una combinazione di fattori emotivi e biologici.
Spesso c’è un forte desiderio di maternità, dopo anni di tentativi o perdite; o, al contrario, una grande paura di rimanere incinta, che il corpo “mette in scena” come forma di difesa.
A volte ci sono pressioni familiari o sociali, che fanno sentire la maternità come un dovere o una prova di valore.
Anche gli squilibri ormonali, che coinvolgono l’asse ipotalamo-ipofisi-ovaie, possono provocare sintomi molto concreti.
Il corpo, in qualche modo, reagisce a un vuoto simbolico o emotivo, trasformandolo in una realtà fisica.
Sono più esposte a gravidanza isterica le persone che hanno un vissuto infertilità, aborti o sterilità, o che hanno subito interventi come l’isterectomia (ossia l’asportazione dell’utero).
Anche chi porta con sé esperienze di violenza, abusi o depressione può essere più vulnerabile.
A incidere sono anche contesti culturali o familiari in cui la maternità è considerata un traguardo imprescindibile, e la mancanza di figli genera vergogna o senso di fallimento.
Diagnosi: come si riconosce la gravidanza isterica
La diagnosi di gravidanza isterica parte sempre da test di gravidanza e visita ginecologica. Un test negativo e un’ecografia che non mostra la presenza del feto confermano immediatamente i casi di pseudociesi.
Gli ormoni possono essere alterati, ma non in modo coerente con una gravidanza vera.
No: il test di gravidanza rileva l’ormone Beta hCG, prodotto solo in presenza di una placenta. Nella pseudociesi non c’è placenta, quindi il test resta negativo.
È importante non confondere la pseudociesi con altre situazioni, ovvero:
Anche gli uomini possono manifestare sintomi simili alla gravidanza isterica: si chiama Sindrome di Couvade.
Il partner della donna in gravidanza può sviluppare nausea, dolori addominali o aumento di peso per empatia e forte coinvolgimento emotivo.
Non è una forma di pseudociesi, ma mostra quanto profondamente il legame tra mente, corpo e relazione influenzi i vissuti.
La gravidanza isterica può durare settimane o mesi, a volte anche fino al termine simbolico dei nove mesi dell’attesa.
Quando arriva la consapevolezza, grazie a esami o a un supporto psicologico, i sintomi tendono a scomparire spontaneamente.
Non esistono farmaci per curare la gravidanza isterica: servono ascolto, empatia e un lavoro integrato tra medicina e psicologia.
Il primo passo è mostrare le evidenze cliniche, ossia il test e l’ecografia negativi, sempre con delicatezza e rispetto.
Poi è importante un percorso di psicoterapia, preferibilmente cognitivo-comportamentale, che aiuti a comprendere le emozioni alla base del fenomeno.
Serve quindi un approccio multidisciplinare.
Fondamentale è anche il sostegno delle persone care e il coinvolgimento della rete familiare.
Non ci sono misure di prevenzione certe per la gravidanza isterica, ma si può ridurre il rischio attraverso l’educazione e la sensibilizzazione, offrendo sostegno alle donne con situazioni delicate e perciò più a rischio, come nel caso di infertilità o lutti perinatali.
In generale, sarebbe opportuno intervenire anche a livello sociale, riducendo la pressione generativa sulle coppie e lo stigma della donna senza figli.
Favorire un dialogo più aperto sulla maternità e sul suo significato personale è alla base di ogni esperienza sana e positiva di gravidanza.
La gravidanza isterica ci ricorda che il corpo parla e che, a volte, ciò che racconta è il linguaggio silenzioso di un desiderio profondo, di una paura o di una ferita che meritano più ascolto.