Aria condizionata, neonati e bambini: consigli per l’uso

L’aria condizionata è uno strumento che può aiutare i più piccoli nei periodi di grande caldo. Il suo utilizzo richiede però alcune accortezze, nel rispetto dei piccoli e dell’ambiente

Lorenza Di Genova , pediatra e neonatologa
mamma con neonato accende aria condizionata

Ogni volta che torna l’estate compaiono sempre, oltre ai primi caldi, i dubbi legati alla stagione. Il Ministero della Salute sottolinea i pericoli delle elevate temperature per i piccoli, maggiormente esposti rispetto agli adulti a ipertermia e disidratazione per la loro ridotta superficie corporea, con possibili conseguenze dannose sul sistema cardiocircolatorio, respiratorio e neurologico. Come aiutarli a trovare un proprio equilibrio quando le temperature esterne sono difficili da sopportare? Ad esempio l’aria condizionata, per neonati e bambini, è un valido alleato oppure un nemico? Scopriamolo insieme.

Aria condizionata e neonati: quali precauzioni?

L’aria condizionata fa male ai neonati? Parliamo di un comfort presente nella maggior parte dei luoghi che frequentiamo (casa, auto, negozi, ristoranti, eccetera) ed è perciò difficile non incontrarlo. Scegliere di utilizzarlo implica consapevolezza. Quando fa caldo, si può usare l’aria condizionata con i neonati? La risposta è affermativa: l’aria condizionata aiuta il neonato a regolare la propria temperatura corporea, evitando il rischio di surriscaldamento e disidratazione. 

Il suo utilizzo, però, necessita di alcune accortezze. In primis, è importante che si mantenga la giusta temperatura di esercizio, al fine di raggiungere i 24° circa durante il giorno e i 25°/26° durante la notte. Inoltre, bisogna evitare che l’aria fredda arrivi direttamente sul neonato, indirizzando le bocchette degli split verso l’alto, ed è fondamentale mantenere in efficienza l’impianto con regolare manutenzione. Come complicanza dell’uso di impianti non adeguatamente puliti, infatti, c’è l’insorgenza di problemi respiratori e allergie. Per questo il controllo annuale dei dispositivi con pulizia dei filtri è fortemente raccomandato. In caso di uso quotidiano, l’igiene degli split di casa richiede attenzione almeno una volta ogni 15 giorni. Infine, è buona norma aerare i locali quando il condizionatore non è in funzione.

Bambini e aria condizionata: cosa fare?

I bambini trovano nell’aria condizionata gli stessi benefici dei neonati. Il condizionatore aiuta i piccoli a sopportare con maggior facilità l’afa dei giorni più caldi e a riposare meglio di notte, anche in presenza di patologie asmatiche. Infatti, i filtri purificano l’aria immessa da eventuali allergeni.

Inoltre, alcuni climatizzatori hanno la funzione di filtrare non solo il polline ma anche altre sostanze nocive, quali inquinanti, virus e batteri, favorendo la salubrità dell’aria che si respira.

È fondamentale garantire la corretta manutenzione dell’impianto al fine di evitare, al contrario, la proliferazione di alcune specie batteriche. Un esempio è la Legionella, batterio in grado di moltiplicarsi in acqua alla temperatura ottimale di 25°-45° e la cui trasmissione si verifica per inalazione di acqua aerosolizzata contaminata. Seppur rara in età pediatrica, la legionellosi può determinare problematiche respiratorie severe nei bambini con difese immunitarie compromesse (ad esempio, piccoli affetti da immunodeficienza, neoplasie, terapia corticosteroidea cronica, trapianto d’organo, malattia polmonare di base).

Pertanto, bisogna avere cura dei condizionatori in uso, prestando attenzione all’eventuale presenza di ristagni, a incrostazioni o depositi di calcare, ai serbatoi esterni o alle torri di raffreddamento ove può accumularsi acqua, all’usura e alle scarse condizioni igieniche dei filtri e delle altre componenti degli impianti. Insomma, una corretta manutenzione è la strategia preventiva da perseguire.

E se fa caldo e il bambino ha la febbre? In tal caso, l’aria condizionata aiuta a ridurre la temperatura corporea e il suo uso migliora il benessere dei piccoli. Le principali accortezze rimangono la necessità di evitare il getto d’aria fredda diretto sul bambino e il rischio di esporre il piccolo a sbalzi di temperatura repentini. 

L’aria condizionata fa ammalare i più piccoli?

«Ecco, abbiamo usato l’aria condizionata e gli è venuta la febbre…». Spesso si associa l’uso del condizionatore alla comparsa di complicanze quali tosse, raffreddore o, appunto, un aumento di temperatura corporea, ma queste eventualità si presentano solo in seguito a un utilizzo scorretto dello strumento. Viceversa, un uso consapevole e non eccessivo (anche per il rispetto verso l’ambiente) e che adotti le giuste precauzioni fa sì che i benefici superino i rischi.

Le precauzioni da adottare per i bambini sono le stesse di un corretto uso dell’aria condizionata per i neonati, ovvero:

  • Garantire una temperatura ideale, intorno ai 24°C di giorno e leggermente superiore di notte (25°/26°). In caso di esposizione a temperature inferiori, il piccolo può andare incontro a raffreddamento e malessere. In caso di temperature superiori, si rischiano ipertermia e disidratazione.
  • Deumidificare l’ambiente, raggiungendo un’umidità ideale del 50% circa. La funzione di deumidificazione aiuta a migliorare e mantenere il benessere ambientale, evitando eccessive riduzioni di temperatura. Una maggiore deumidificazione determina secchezza dell’aria e favorisce l’insorgenza di disturbi respiratori; viceversa, un ambiente eccessivamente umido ospita la proliferazione di muffe, responsabili di allergie e problematiche respiratorie. 
  • Evitare l’esposizione diretta del piccolo al flusso di aria fredda proveniente dal condizionatore. In tal caso si rischia l’insorgenza di malessere e disturbi, come tosse e raucedine.
  • Evitare sbalzi di temperatura eccessivi. I bambini faticano ad adattarsi rapidamente a variazioni improvvise di temperatura, per meccanismi di termoregolazione non ancora del tutto efficienti, per cui è fondamentale adottare strategie che allenino gradualmente i loro piccoli organismi ai cambiamenti di temperatura. Ad esempio, in auto è buona norma spegnere l’aria condizionata qualche minuto prima di far scendere il bambino; al contrario, prima di salire in auto, è importante valutare la temperatura dell’abitacolo, del seggiolino e delle sue fibbie, aprendo i finestrini e attivando il condizionatore prima di ricondurre il bambino a bordo. 
  • Garantire un’attenta manutenzione. Con il passare del tempo, il condizionatore può ospitare al suo interno batteri (come la legionella) o funghi, che possono disperdersi e diffondersi nell’ambiente determinando malattie respiratorie importanti, quali asma, bronchiti, allergie. È fondamentale effettuare una regolare manutenzione e procedere a una periodica sostituzione e pulizia dei filtri, secondo quanto prescritto nel libretto di manutenzione dell’apparecchio.
  • Favorire l’areazione dei locali. Quando l’aria condizionata non è in funzione, è importante aerare regolarmente i locali aprendo le finestre, soprattutto la sera quando il clima è più fresco.

Il caldo eccessivo non è un pericolo se affrontato con i giusti strumenti: l’aria condizionata è alleata di grandi e piccini, basta farne buon uso!

Bibliografia
    • Jacqueline L. Hoffman. Heat-related illness in children. Clinical Pediatric Emergency Medicine, Volume 2, Issue 3, 2001, Pages 203-210, ISSN 1522-8401, https://doi.org/10.1016/S1522-8401(01)90006-0.
    • Ministero della Salute. Come migliorare il microclima delle abitazioni durante l’estate: Regole per l’uso corretto degli impianti di aria condizionata. Opuscolo; aggiornato maggio 2023. 
    • Ministero della Salute, Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi, «salute.gov.it», maggio 2015.

 

Articolo pubblicato il 19/04/2024 e aggiornato il 19/04/2024
Immagine in apertura yamasan / iStock

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