Il granuloma ombelicale è una complicanza nella guarigione del moncone ombelicale, ovvero la parte di cordone che resta dopo il clampaggio alla nascita e che va incontro a un processo fisiologico per cui si asciuga e si stacca completamente nel giro di 10-14 giorni, lasciando come unico segna la cicatrice dell’ombelico.
Il moncone e l’area attorno vanno mantenuti puliti per evitare possibili infezioni. In questo articolo vedremo come evitare questa eventualità e, nel caso invece si presentasse, come riconoscerla e quali sono i trattamenti più efficaci.
Esattamente, cos’è e come riconoscere il granuloma ombelicale? In che forma si presenta? Si tratta di una piccola massa di tessuto rosso o rosa che può formarsi nell’area intorno all’ombelico. Normalmente dopo il clampaggio (ovvero il taglio del cordone) resta un moncone che, come detto, nel giro di massimo due settimane si secca e cade, mentre l’area intorno si cicatrizza. In alcuni casi, però, può presentarsi una protuberanza umida, dovuta a un eccesso di tessuto cicatriziale, accompagnata da secrezione di liquido e sangue. Riguarda circa un neonato su 500, ed è il problema più frequente legato alla cicatrizzazione del moncone ombelicale. Dall’entità dell’infiammazione dipende la quantità di secrezioni di liquido chiaro o di sangue.
Le caratteristiche del granuloma ombelicale da valutare e da sottoporre eventualmente al pediatra sono:
Il granuloma ombelicale può avere cause differenti, legate alla gestione del moncone, alla sua cicatrizzazione e anche a una predisposizione del bambino a sviluppare questa infiammazione. Se dovessimo spiegare perché viene il granuloma ombelicale dovremmo quindi considerare più di un motivo, ad esempio:
Nella maggior parte dei casi, osservare norme igieniche semplici ma essenziali aiuta a prevenire o a limitare la comparsa del granuloma. È buona norma lavarsi le mani con acqua e sapone sempre, lavare il bambino evitando l’immersione in acqua (non ci sono controindicazioni a farlo, ma mamme e papà devono sapere che potrebbe ritardare la caduta del moncone) e assicurarsi di tenere pulita l’area intorno al moncone, in particolare eliminando residui di urine e feci, che facilmente possono contaminare questo punto così delicato.
Gli estratti di arnica montana sembrano avere un’azione antifungina, antibatterica e antiinfiammatoria, quindi un effetto positivo sulla guarigione, cicatrizzazione e caduta del moncone ombelicale, anche se non c’è una significativa differenza nei nati dopo le 35 settimane trattati con il metodo di lavaggio e cura classico. [1]
Il trattamento con una polvere dermoprotettiva a base di arnica montana sembra ridurre i tempi di cicatrizzazione ed essiccamento del moncone e complicanze come la formazione di secrezioni o sangue; in merito a questo trattamento, è stato valutato anche l’effetto positivo e anti-stress sui genitori, evitando anche l’utilizzo di prodotti non adatti e conseguenze indesiderate. [2]
Il granuloma ombelicale può essere curato a casa, anche se talvolta può richiedere trattamenti ospedalieri specifici; in entrambi i casi sempre dopo una valutazione del pediatra.
Più nel dettaglio, esistono diversi tipi di cure per il granuloma ombelicale. Ad esempio:
Quando preoccuparsi per il granuloma ombelicale? Se il problema si presenta subito in forma grave, o continua a persistere nonostante le prime cure, c’è il rischio che l’infiammazione si estenda e si complichi in infezioni gravi. Infatti, se il granuloma è accompagnato da sangue e/o formazione di liquido, febbre, gonfiore, dolore, è fondamentale un trattamento antibiotico con creme e soluzioni da utilizzare localmente, per evitare che l’infezione possa diventare sistemica (compromettere quindi altri organi e tessuti) e portare a conseguenze più gravi.
Nei casi in cui l’infezione persiste e il granuloma ha una massa più grande e non si risolve con la cauterizzazione, si può ricorrere all’asportazione chirurgica del moncone. Non è frequente, ma quando necessario è un trattamento efficace e definitivo, che porta a una guarigione completa.
A volte, pur essendo estremamente scrupolosi, non si ha la certezza assoluta di evitare questo spiacevole problema, l’importante è osservare sempre tutti i cambiamenti possibili e rivolgersi al pediatra per qualsiasi dubbio, consiglio e confrontarsi su quali siano le scelte migliori nel limitare e trattare il granuloma ombelicale.