Guance rosse del neonato: cosa indicano e cosa fare

Si tratta di un sintomo molto comune e legato a diverse cause, dagli sbalzi di temperatura alla febbre. Come distinguere i casi in cui questo fenomeno compare per cause normali e fisiologiche da quelli che richiedono invece un’attenzione maggiore e un consulto medico in breve tempo?

Immagine per l'autore: Giulia Ceglie
Giulia Ceglie , pediatra ematologa e ricercatrice
neonato con guance rosse

Serena ha 20 giorni, la mamma ha iniziato a farle fare qualche passeggiata, ben vestita poiché è inverno e fuori fa freddo. Nota però che molto spesso le guance della piccola si arrossano, un fenomeno che va e viene quando entra ed esce dai negozi. La stessa reazione sulle guance viene notata dai genitori del piccolo Tommaso, che sta mettendo i primi dentini, ma stavolta il freddo sembra che non c’entri nulla. E viene notata anche da quelli di Margherita, che da qualche giorno ha qualche striatura di sangue nelle feci.

Le guance rosse nel neonato e nel lattante sono un fenomeno comune a volte associato alla febbre, ma che può verificarsi in numerose situazioni anche senza alcun aumento della temperatura corporea. Vediamo insieme quali sono le cause più frequenti di questo fenomeno.

Perché vengono le guance rosse al neonato?

Sono diverse le cause delle guance rosse nei neonati e nei lattanti. Vediamo come individuarle.
La prima cosa da fare è misurare la temperatura corporea del piccolo con un termometro. In presenza di febbre, se il bambino è molto piccolo (primi 2 mesi di vita) o se compaiono anche altri sintomi di malessere (non si alimenta, è mogio e/o lamentoso, bagna meno pannolini), è importante farlo visitare in breve tempo dal pediatra per identificare un’eventuale infezione. Se invece la temperatura è normale ma il bambino vi sembra caldo al tatto, molto probabilmente le guance rosse sono dovute al fatto che è troppo coperto. In questo caso, se siete in casa vi basterà spogliarlo o togliergli uno strato di indumenti, se invece siete all’esterno – magari sotto al sole – potete spostarvi in un punto o in un ambiente più fresco.

A proposito del controllo della temperatura al tatto, ricordiamoci sempre di toccare il bambino in una zona centrale, ad esempio dietro al collo. La circolazione delle zone più periferiche, infatti, nei neonati non è ancora pienamente sviluppata, dunque se tocchiamo le manine o i piedini, che sono freddi anche quando la temperatura corporea è ottimale, incapperemo quasi certamente in una valutazione sbagliata.

Anche il freddo eccessivo e il vento sono tra le cause delle guance rosse nei neonati e nei lattanti. Entrambi infatti favoriscono l’evaporazione del vapore acqueo dalla pelle lasciandola fortemente secca e disidratata, e ciò può causare non solo rossore ma anche una leggera screpolatura.

Così come il caldo e il freddo eccessivo, anche gli sbalzi di temperatura possono dar luogo a un rossore sulle guance del bambino, condizione particolarmente frequente in inverno quando si entra ed esce dai negozi o da altri luoghi chiusi troppo riscaldati (come nel caso della piccola Serena).

Cosa vogliono dire le guance rosse nel neonato?

Se il rossore è caratterizzato dalla comparsa di piccoli puntini, e se accompagnato da rossore anche in altre parti del viso, è bene prendere in considerazione l’ipotesi che si tratti di acne neonatale. Questa condizione è dovuta a una produzione di ormoni da parte della madre e del bambino e si verifica di solito nelle prime settimane dopo il parto, per poi scomparire dopo qualche settmana. Qui, oltre al rossore, i puntini appaiono in rilievo e spesso con una puntina bianca o giallastra (sembrano dei piccoli brufoli). Simile è la sudamina o miliaria, anch’essa caratterizzata da bollicine biancastre e in rilievo nelle zone del corpo che tendono a scaldarsi di più, come collo, nuca, ascelle, inguine, pieghe di gomiti e ginocchia, ma che nei neonati spesso interessa anche la pelle del volto. Entrambe queste situazioni sono benigne e scompaiono da sole, basta seguire delle semplici accortezze.

Nel bambino più grande (a partire dai 2-3 anni di età) con la febbre e le guance rosse c’è una specifica condizione che va esclusa, ovvero la quinta malattia. Si tratta di una malattia esantematica con una sintomatologia simil influenzale (sono spesso presenti anche mal di gola, raffreddore, cefalea), ha un decorso benigno e solitamente si guarisce nell’arco di due-tre settimane. La terapia è solo di supporto e mira al controllo della febbre (se crea fastidio al bambino), di eventuali dolori associati e del prurito.

Un’altra causa comune di guance rosse nel bambino senza febbre può essere la comparsa dei primi dentini. Questa fase è infatti accompagnata da una copiosa produzione di saliva che, fuoriuscendo, si deposita su guance e mento e, seccandosi, può irritare la pelle del bambino.

A partire dai 3 mesi di età c’è poi, tra le cause, la dermatite atopica, una condizione cutanea spesso cronica, denominata anche dermatite eczematosa o più semplicemente eczema. In questo caso le chiazze saranno rosse, con cute sovrastante secca, ruvida e spesso pruriginosa, sintomo quest’ultimo che può presentarsi anche la notte e causare un fastidio importante al bambino. Alla localizzazione sul volto si accompagna spesso anche quella a livello delle ginocchia e dei gomiti

Come far passare le guance rosse al neonato

Sono molti i rimedi per le guance rosse del neonato, tanti quante le cause di questo fenomeno.
In alcuni casi non occorrerà fare nulla: abbiamo visto infatti che una delle cause è la semplice variazione di temperatura. Se è pieno inverno e siamo appena usciti da un ambiente ben riscaldato per ritrovarci all’aperto con una temperatura rigida, è normale che il neonato abbia le guance rosse, così come è normale e intuitivo capire che non c’è necessità di alcuna terapia, tranne adeguare il vestiario del piccolo alla temperatura esterna, evitando di coprirlo troppo o troppo poco.

Per quel che riguarda il rash a “guance schiaffeggiate” tipico della quinta malattia, anche qui, come detto, non c’è necessità di alcuna terapia, se non quella di supporto (antipiretica, eventualmente per la febbre, il prurito, eccetera).

Nel caso di un rash da dentizione sarà sufficiente tenere il più asciutto possibile il viso, utilizzando magari un bavaglino che però non va passato con troppo vigore nelle zone più secche, poiché in questo modo si rischierebbero lesioni e spaccature sulla cute. 

Per quanto riguarda l’eczema, il trattamento deve essere mirato e consigliato da un professionista (pediatra o dermatologo).

Quali sono invece le situazioni di guance rosse nel neonato o nel lattante che richiedono un’attenzione maggiore e un consulto medico in breve tempo? È consigliabile avvertire il pediatra se la cute presenta spaccature o sanguinamento, in questi casi infatti l’applicazione di creme o unguenti potrebbe favorire l’insorgenza di infezioni delle zone interessate. Allo stesso modo, se dovessero comparire segni di un’infezione in atto (presenza di gonfiore, pus, cattivo odore) è necessario contattare al più presto il proprio pediatra per una terapia appropriata, al fine di evitare che l’infezione si diffonda ai tessuti circostanti.

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Giulia Ceglie

Pediatra, attualmente svolge un dottorato di ricerca in Immunologia, Medicina Molecolare e Biotecnologie Applicate presso l’Università di Roma Tor Vergata e lavora come Clinical Research Fellow presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, dove svolge attività clinica presso il Dipartimento di Oncoematologia, Terapia Cellulare, Terapie Geniche e Trapianto Emopoietico e attività di ricerca presso i laboratori dell’Unità di Terapia Cellulare e Genica delle Malattie Ematologiche.

Bibliografia
Articolo pubblicato il 07/03/2024 e aggiornato il 11/03/2024
Immagine in apertura Nemer-T / iStock

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