Mal di denti nei bambini: cause, rimedi e prevenzione

La dentizione non è l’unica causa del mal di denti nei bambini. Molto più spesso, infatti, il dolore ai denti nei piccoli è causato dalla carie, che negli Stati Uniti colpisce addirittura il 20% della popolazione tra i 5 e gli 11 anni

Irene Campagna , medico e comunicatrice scientifica
bambino con mal di denti dal dentista

Il mal di denti può essere molto fastidioso per i bambini, soprattutto per i più piccoli, che non sono ancora in grado di esprimere il proprio malessere. I motivi per cui compare questo disturbo sono diversi: possono riguardare la dentizione (quando spuntano i denti da latte o quelli permanenti), la comparsa di carie o altri fenomeni legati a una cattiva igiene orale; ecco perché, come vedremo, è importante curare denti e gengive sin dai primi mesi di vita. 

In questo articolo approfondiremo dunque le cause del mal di denti dei bambini e spiegheremo quali sono i rimedi e le soluzioni per affrontarlo.

Cause e sintomi del mal di denti nei bambini

La dentizione, come accennato, non è l’unica causa del mal di denti nei bambini e, tra l’altro, non sempre è dolorosa. Pensiamo ad esempio cosa avviene agli adulti quando escono i denti del giudizio: alcuni la raccontano come un’esperienza terribile, altri invece non soffrono affatto. 

I denti da latte possono spuntare già a tre mesi, ma nella maggior parte dei casi compaiono intorno al sesto mese. In genere, i primi a fuoriuscire sono gli incisivi centrali, prima gli inferiori e poi i superiori. Seguono gli incisivi laterali (dopo un paio di mesi) e, a intervalli di quattro-cinque mesi, i primi molari, i canini e, infine, verso i 2 anni, i secondi molari (quelli che nella struttura precedono i denti del giudizio). Non tutti i bambini rispettano questa tabella di marcia; ad alcuni infatti possono spuntare, ad esempio, prima i canini. 

L’arrivo dei primi dentini è dunque solo una delle cause del mal di denti nei bambini, e può generare: 

  • irritazione delle gengive, che possono diventare gonfie e arrossate;
  • aumento della produzione di saliva
  • irritazione della pelle in prossimità di bocca e guance, dovuta al gocciolamento della saliva che a sua volta può produrre screpolature e rossore. 

I lattanti possono manifestare il loro fastidio con il pianto, a volte difficile da consolare, e nel tentativo di alleviare il dolore alle gengive possono grattarsi le guance o le orecchie e mordere giochini o ciucci. Tuttavia, il fatto che il bambino porti alla bocca degli oggetti non è necessariamente sintomo di dolore ai denti. Si deve infatti tener presente che l’esplorazione orale è una fase molto importante dello sviluppo neuropsicologico del bambino, che con la bocca scopre sapori, forme, consistenze. 

Mal di denti nei bambini: le carie

I bambini più grandi possono manifestare dolore a causa di disturbi diversi che colpiscono i denti, le parti ossee sui cui essi si inseriscono o le gengive. 

Secondo alcuni studi, tra il 5 e il 33% dei bambini ha sofferto almeno una volta di mal di denti. L’ampiezza di questo range è dovuto alle differenze socio-economiche delle famiglie e dei Paesi presi in esame. In Inghilterra, ad esempio, un’altra ricerca ha registrato che il 7,6% dei bambini in età scolare ha sofferto di mal di denti nel mese precedente all’intervista, mentre in Brasile il dato sale al 51,5%.

La causa più frequente di mal di denti in età prescolare e scolare è la carie. Giusto per avere un’idea di quanto questo problema riguardi i bambini, negli Stati Uniti è stato stimato che circa il 20% della popolazione tra i 5 e gli 11 anni ha almeno un dente cariato. Ma cos’è esattamente la carie? È la degradazione del dente causata dagli acidi prodotti da alcuni batteri presenti nella placca dentaria, una pellicola che si forma entro circa 24 ore dall’ultima spazzolata (sul tema, vi consigliamo anche la lettura del nostro articolo Sigillatura dei denti nei bambini: è utile farla?).

Se i denti non vengono puliti accuratamente, la placca da soffice diventa dura e si trasforma in tartaro. Un’alimentazione ricca in zuccheri favorisce la crescita dei batteri che, penetrando nelle fessure dello smalto (lo strato superficiale), possono intaccare dapprima la dentina (sostanza compresa tra lo smalto, il cemento alla radice del dente e la polpa) e poi la polpa dei denti. Inizialmente indolori, le carie sono identificabili ispezionando lo smalto, che assume un colore giallo-marroncino.
Una volta penetrate nella dentina, le carie si manifestano con dolore al dente (inizialmente è l’ingestione di bevande o cibi molto caldi e freddi a scatenare il fastidio, poi sarà anche la masticazione). Quando l’infiammazione interessa anche la polpa parliamo di “pulpite”. In questo caso il dolore al dente diventa molto intenso e persistente.

L’infezione non trattata in modo idoneo e tempestivo può degenerare in ascesso dentale, ovvero un rigonfiamento della gengiva con un puntino giallo superficiale dovuto alla presenza di pus. L’ascesso può provocare dolore continuo o alla masticazione e, talvolta, febbre. 

Tra le cause che possono portare dolore ai denti nei bambini vi è anche l’accumulo di placca o tartaro, da cui deriva anche l’infiammazione delle gengive (gengivite), che si manifesta con dolore, rossore, gonfiore e sanguinamento durante l’igiene orale.
Meno di frequente il mal di denti nei bambini è dovuto a traumi, anche causati dal morso di oggetti molto duri, oppure all’usura dei denti a causa di bruxismo, ossia il digrignamento dei denti. 

Raramente la causa del mal di denti nei più piccoli è dovuta a problematiche non direttamente collegate alla bocca, ovvero:

  • otiti;
  • sinusiti;
  • nevralgia del trigemino (dolore facciale dovuto a un malfunzionamento del quinto nervo cranico, che si dirama simmetricamente sia a destra sia a sinistra nella testa);
  • problemi all’articolazione temporo-mandibolare (che articola l’osso mandibolare con l’osso temporale) o ai muscoli masticatori.

Come capire se un bambino ha male ai denti?

Come fare a capire se il bambino ha mal di denti, dato che si tratta di un’esperienza soggettiva e non tutti hanno i mezzi per esprimere il fastidio che provano?

Quantificare il dolore può essere importante per indirizzare la diagnosi e stabilire una terapia adeguata. Per questo esistono diverse scale, utilizzabili dai 3 anni in su, composte da fotografie o immagini di volti di bambini con espressioni di dolore di intensità crescente. Al piccolo viene chiesto di indicare il volto che meglio riflette il suo fastidio.

Comprendere se i bambini piccoli hanno mal di denti è invece più complesso. In questi casi è importante osservare i seguenti aspetti:

  • espressioni del volto; 
  • eventuali alterazioni del sonno; 
  • livello di irritabilità; 
  • frequenza del pianto e semplicità con cui si riesce a consolare il piccolo; 
  • movimenti del corpo. 

Un bambino sofferente può essere molto agitato o, viceversa, troppo quieto, può sfregare insistentemente la parte dolente o le aree vicine.

Rimedi e soluzioni per il mal di denti dei bambini 

Esistono diversi rimedi per il mal di denti nei bambini. Bere acqua fresca o mangiare frullati o yogurt freddi (possibilmente senza zuccheri aggiunti), così come massaggiare lievemente le gengive con le dita, sono tutte valide soluzioni per il mal di denti dei bambini, anche più grandi. Gel e creme da applicare sulle gengive doloranti sono di dubbia efficacia: a causa della salivazione abbondante, infatti, queste sostanze vengono rapidamente espulse dai lattanti. 

Assolutamente sconsigliati, in quanto inefficaci e pericolosi per il rischio di ingestione o strangolamento, sono le collane e i bracciali in ambra, materiali che, secondo alcune tradizioni popolari, se masticati allevierebbero il dolore da dentizione.
Se il bambino è molto infastidito o sofferente, potrebbe essere necessario ricorrere a farmaci antidolorifici, che dovranno essere eventualmente somministrati solo su indicazione del pediatra. Un mal di denti che persiste per più di due-tre giorni deve essere valutato dal medico o dall’odontoiatra, che ne verificherà le cause e sarà in grado di fornire le terapie adeguate. 

Nel caso in cui il dolore ai denti derivasse da una o più carie, queste dovranno essere curate dallo specialista, che rimuoverà i tessuti alterati e riparerà la parte danneggiata. Se l’infezione non viene trattata, può estendersi anche alle gengive e poi all’osso. In tal caso il dente rischia di consumarsi a tal punto che si dovrà procedere alla sua estrazione.

La perdita prematura dei denti da latte non è da sottovalutare, dal momento che può portare allo spostamento degli altri denti e ostacolare così la comparsa dei “successori”, ovvero i denti permanenti. 

Come prevenire il mal di denti?

Uno dei comportamenti che più espone i bambini piccoli alla formazione delle carie è l’abitudine di addormentarsi col biberon contenente latte o succhi di frutta. In generale, limitare il consumo di zuccheri è una buona regola per mantenere i denti sani. 

L’igiene orale, ovvero l’accurata pulizia dei denti, è il primo e più importante mezzo per prevenire il mal di denti nei bambini. Nei lattanti è sufficiente passare una garza sulle gengive al mattino dopo la prima poppata e prima che vengano messi a letto per la notte. I primi dentini andranno invece puliti con un spazzolino morbido, sempre due volte al giorno.

L’uso di dentifrici adatti ai bambini contribuisce a mantenere i denti sani. Controlli periodici dal dentista sono importanti per identificare precocemente le carie e intervenire prima che queste progrediscano. 

Prevenire e trattare il mal di denti significa migliorare la qualità di vita del proprio bambino. Bisogna tenere conto, infatti, che il dolore dentale influisce negativamente sulla qualità del sonno, sull’alimentazione, sulla capacità di concentrarsi in classe, di fare i compiti e di dedicarsi ad attività sportive e ricreative. 

Bibliografia

 

Articolo pubblicato il 08/04/2022 e aggiornato il 04/03/2024
Immagine in apertura mediaphotos / iStock

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