Chi per la prima volta sente parlare del massaggio infantile, inevitabilmente si chiede: «Ma perché massaggiare un bambino? Quali sono i benefici di questa pratica? Serve a curare qualcosa?».
Imparare il massaggio infantile non significa però solo apprendere una tecnica, ma avere anche a disposizione un utile strumento per comunicare meglio con il proprio bambino.
Fin dalla nascita il contatto pelle a pelle rappresenta per ogni neonato una vera e propria fonte di nutrimento, così come il latte materno. In quest’ottica, massaggiare il bambino significa imparare a leggerne i segnali e instaurare con lui un dialogo profondo che va al di là delle parole.
In questo articolo approfondiamo i benefici del massaggio infantile, che non riguardano solo il bambino, ma anche i suoi genitori e cerchiamo di comprendere come imparare a massaggiare il neonato o il lattante.
Quali sono i benefici del massaggio infantile?
Il massaggio infantile, più che curare, rappresenta un “prendersi cura”. Negli anni numerosi studi scientifici e l’esperienza di tanti genitori in tutto il mondo hanno via via confermato gli effetti positivi del massaggio sullo sviluppo e la maturazione del bambino a livello fisico, psicologico ed emotivo. Ma quali sono più nello specifico i benefici del massaggio per i bambini? Scopriamolo insieme!
In primo luogo il massaggio facilita nel bambino la conoscenza del suo schema corporeo (la rappresentazione della posizione e dell’estensione del corpo nello spazio), lo aiuta a coordinare i movimenti e accelera le connessioni tra le cellule del cervello. In questo modo vengono stimolati in particolare i sistemi nervoso, circolatorio, digerente, immunitario e respiratorio.
Un secondo beneficio del massaggio a neonati o ai lattanti è il rilassamento. Il movimento ritmico delle mani del genitore e la ritualità dei gesti facilitano l’acquisizione del ritmo sonno-veglia e aiutano il bambino a scaricare le eccessive tensioni.
Durante il massaggio aumenta la produzione di alcuni ormoni “benefici” (endorfine, ossitocina e prolattina) e si abbassano invece i livelli degli ormoni legati allo stress (ACTH, cortisolo e norepinefrina).
Molto spesso i genitori si avvicinano al massaggio infantile perché questa pratica è di grande sollievo durante le cosiddette “coliche”. Massaggiare regolarmente il proprio bambino ha effetti benefici anche per i dolori legati alla crescita, alle tensioni muscolari e ai fastidi della prima dentizione.
Il massaggio infantile, così come altre tecniche (come il Babywearing e il Kangaroo mother care), non comporta benefici solo per il bambino, ma anche per i suoi genitori, dal momento che:
Il contatto tra una mamma e il suo bambino favorisce inoltre la produzione di alcuni ormoni materni (prolattina e ossitocina, già citati in precedenza) che favoriscono l’allattamento.
Anche in situazioni particolari, come l’adozione e l’affido, il massaggio infantile rappresenta un’esperienza di contatto positiva e rassicurante, che aiuta i neogenitori a creare e rafforzare quel legame d’amore così desiderato e immaginato.
Ma come si impara il messaggio infantile? Esiste una tecnica? I genitori possono imparare facilmente a massaggiare il proprio bambino partecipando a un corso di massaggio infantile tenuto dall’Associazione Italiana Massaggio Infantile (AIMI, IAIM in inglese), durante il quale l’insegnante mostrerà loro la sequenza di massaggio su una bambola didattica.
Durante gli incontri i genitori hanno la possibilità di confrontarsi e sostenersi reciprocamente. L’esperienza del gruppo è sempre molto stimolante e arricchente e rappresenta un vero e proprio beneficio di tipo sociale e relazionale. La condivisione di questo particolare momento, soprattutto per i neogenitori, crea legami profondi e pone le basi di amicizie che spesso proseguono anche in seguito.
I bambini vengono massaggiati solo dai loro genitori, che ne rispettano i bisogni e le esigenze, evitando dunque di forzare il bambino se in quel momento non si mostra predisposto: la cosa importante è utilizzare il massaggio come strumento di comunicazione, anche una volta rientrati a casa.
Prima di iniziare il massaggio al bambino i genitori si mettono in ascolto della disponibilità del piccolo e promuovono un dialogo ricco di stimoli e interazioni, che possono risultare efficaci e tranquillizzanti anche per un neonato o un lattante.
Come nasce il massaggio infantile?
La diffusione del massaggio infantile in Occidente è partita negli anni ’70, e integra il massaggio tradizionale indiano con alcuni elementi del massaggio svedese e altri elementi estrapolati dallo studio della riflessologia. Al termine della sequenza di massaggio viene proposta una serie di esercizi ispirati alla pratica dello yoga, che possono aiutare la percezione corporea e stimolare la coordinazione motoria in un periodo così importante della crescita.