Coronavirus e bambini: le domande frequenti

Abbiamo raccolto le domande più frequenti sulla salute dei bambini durante l’epidemia di COVID-19

Immagine per l'autore: Sergio Conti Nibali
Sergio Conti Nibali , pediatra e consulente scientifico di Uppa
Lavaggio mani dei bambini con gel igienizzante contro il coronavirus

In rete circolano informazioni frammentarie e a volte inesatte sull’emergenza sanitaria attualmente in corso. Per fare chiarezza abbiamo raccolto le domande più frequenti che riguardano la salute dei bambini durante l’epidemia di COVID-19.

Cosa sono i Coronavirus e la COVID-19?

I Coronavirus (CoV) fanno parte di una famiglia di virus che possono causare varie malattie sia nell’uomo che negli animali. Nell’uomo possono causare un semplice raffreddore, sintomi simil influenzali o causare malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS-CoV) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV). [1]

All’inizio del 2020 in Cina è stato identificato per la prima volta un nuovo Coronavirus, SARS-CoV-2 (Sindrome Respiratoria Acuta Grave – Coronavirus 2). Il virus SARS-CoV-2 è responsabile della COVID-19, la malattia causata da questo nuovo Coronavirus (dove “CO” sta per “corona”, “VI” per virus e “D” per disease, cioè “malattia” in inglese). È quindi il virus SARS-CoV-2 che causa la COVID-19.

COVID-19: i bambini possono contrarla?

Sì. Proprio come gli adulti, i bambini possono contrarre il Coronavirus se vengono a contatto con un soggetto infetto, e dunque ammalarsi di COVID-19.

È vero che il Coronavirus si trova “sospeso nell’aria”?

No. Il virus si trasmette in ambienti chiusi, attraverso contatti stretti tra persona e persona, con le goccioline emesse con la tosse o gli starnuti. Si può trasmettere anche attraverso le mani contaminate (non ancora lavate) che toccano bocca, naso o occhi.

La trasmissione per via aerea (cioè a distanza superiore a un metro) non è considerata la via principale di trasmissione e non è ancora adeguatamente documentata.

Quali sono i sintomi del coronavirus nei bambini?

I dati finora disponibili indicano che in genere i sintomi di COVID-19 nei bambini sono modesti. I più frequenti sono febbre, tosse o malessere generalizzato, più raramente si possono avere raffreddore, vomito o diarrea.

Esistono farmaci, integratori o vitamine che migliorano l’immunità? 

No. Non c’è alcuna evidenza scientifica che consigli l’uso di questi prodotti. Le uniche misure di prevenzione sono quelle che riguardano l’igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie.

Le raccomandazioni del Ministero della Salute sulle misure di prevenzione sono reperibili qui.

Bisogna interrompere o ritardare le normali vaccinazioni programmate?

No. Non c’è alcun motivo per rimandare le sedute vaccinali previste. I servizi di vaccinazione adottano misure di sicurezza e di prevenzione idonee alla situazione attuale. 

Se una mamma risulta positiva al Coronavirus, può allattare il suo bambino?

Sì. Se le condizioni cliniche della mamma lo consentono, l’allattamento deve essere avviato e/o mantenuto direttamente al seno o con latte materno spremuto. La mamma dovrà quindi attenersi scrupolosamente alle misure di contenimento prescritte per i soggetti positivi al virus. È possibile approfondire l’argomento sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità. [2]

È meglio far finta di niente e non parlare ai bambini di questa emergenza?

No. Tacere di fronte a una situazione così palesemente anomala potrebbe suscitare grande angoscia nei bambini. È importante parlare con loro di ciò che sta succedendo, fornendo informazioni serie e comprensibili per ciascuna età.

Ne abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo.

In caso di altri problemi urgenti, è pericoloso recarsi in ospedale?

No. Le strutture sono attrezzate con percorsi protetti, in caso di necessità urgenti e indifferibili, è possibile recarsi negli ospedali. Attenendosi scrupolosamente alle indicazioni del personale sanitario non si corrono rischi aggiuntivi di contagio.

Se voglio saperne di più sulla COVID-19?

Se hai bisogno di ulteriori informazioni rivolgiti al tuo medico oppure consulta il sito del Ministero della Salute (a proposito argomenti connessi, in questo articolo parliamo di COVID-19, gravidanza e post-parto). Fai attenzione alle notizie false o non accurate in circolazione, e non condividere contenuti che non provengano da fonti attendibili.

Ricorda che attenersi alle misure di contenimento contribuirà ad accorciare la durata dell’emergenza e a ridurne i danni per tutta la popolazione.

C’è bisogno del contributo di tutti, insieme possiamo farcela!

Immagine per l'autore: Sergio Conti Nibali
Sergio Conti Nibali

pediatra, è responsabile del gruppo nutrizione dell’Associazione Culturale Pediatri e fondatore dei “No Grazie”. È tutor e valutatore per l’iniziativa “Insieme per l’allattamento” dell’UNICEF. È stato direttore di Uppa magazine tra il 2016 e il 2021, è autore di oltre duecento pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali e internazionali e membro del comitato editoriale di «Quaderni ACP».

Note
[1] Laura Cursi SARS Sito dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù
[2] Istituto Superiore di Sanità COVID-19 in gravidanza, parto e allattamento: gli aggiornamenti nazionali e internazionali della settimana 27 febbraio-5 marzo «EpiCentro», 5 marzo 2020
Bibliografia
Articolo pubblicato il 11/03/2020 e aggiornato il 22/09/2022
Immagine in apertura TRADOL LIMYINGCHAROEN / iStock

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