Ormoni della gravidanza: quali sono e come agiscono sul corpo

Nell’arco dei nove mesi di attesa non solo la quantità degli ormoni che circolano nel sangue aumenta ma compaiono ormoni specifici, prodotti direttamente dalla placenta fin dalle prime settimane. Come funzionano? E quali sono i loro effetti?

Francesca Finiguerra , ostetrica
Donna incinta alla finestra

Beatrice è alla sua prima gravidanza: ha fatto il test qualche settimana fa e ha scoperto così di essere incinta. Da allora amici e parenti le ripetono che tutti i suoi sintomi, in particolare la nausea persistente e la stanchezza costante nell’arco della giornata, sono dovuti agli ormoni della gravidanza. Gonadotropina corionica, estrogeni, progesterone… Beatrice ne ha solo sentito parlare in passato, non sa quali sono le loro funzioni. 

Cerchiamo allora di conoscere insieme i principali ormoni coinvolti nel corso della gestazione e in che modo questi determinano i fastidi e i problemi durante le 40 settimane.

Quali sono gli ormoni della gravidanza?

Le modifiche cui l’organismo della donna va incontro durante la gravidanza riguardano anche il sistema endocrino, ovvero l’apparato che assicura la produzione di ormoni necessaria per lo svolgimento dei singoli processi fisiologici. In particolare, nell’arco dei nove mesi di attesa non solo la quantità di alcuni che circolano nel sangue aumenta ma compaiono ormoni specifici, prodotti direttamente dalla placenta fin dalle prime settimane. 

I principali ormoni della gravidanza sono: 

  • Gonadotropina corionica umana (β-HCG). Il cosiddetto “ormone della gravidanza”, tanto che è il primo che viene ricercato, nel sangue o nelle urine, proprio per la diagnosi di gestazione. Questo ormone aumenta e raggiunge il picco durante i primi mesi, per poi diminuire e stabilizzarsi per tutto il resto della gravidanza. 
  • Progesterone. Contribuisce alla crescita del feto e alle modificazioni fisiche del corpo della donna per portare avanti la gravidanza. Aumenta costantemente durante i nove mesi per poi diminuire in prossimità del parto, affinché si possano verificare tutte le modificazioni del travaglio.
  • Estrogeni (estrone, estradiolo ed estriolo). Contribuiscono allo sviluppo del feto e delle ghiandole mammarie e dell’utero. Proprio come il progesterone, questi ormoni aumentano costantemente durante la gravidanza.
  • Ossitocina. Il cosiddetto “ormone dell’amore” che aiuta la maturazione uterina e determina le contrazioni preparatorie di Braxton-Hicks. Anche l’ossitocina aumenta con il progredire della gravidanza e raggiunge il suo picco per il travaglio di parto.
  • Relaxina. Determina il rilassamento dei legamenti in previsione del travaglio di parto e contribuisce alla maturazione della cervice uterina. La sua produzione non è costante durante la gravidanza. 

Tanti altri sono gli ormoni prodotti in gravidanza, con diverse funzionalità, come l’alfafetoproteina e l’ormone placentare della crescita. 

Ormoni in gravidanza: come influiscono sul corpo

Cerchiamo ora di capire quali sono gli effetti degli ormoni gravidanza. Cominciamo col dire che non riguardano solo il sistema riproduttivo ma l’intero organismo della donna, compresi alcuni apparati, in particolare: 

  • Nell’apparato cardio-circolatorio aumentano il volume di sangue in circolo e le quantità di globuli rossi e bianchi. Aumenta anche la frequenza cardiaca mentre la pressione arteriosa tende a diminuire.
  • Nell’apparato renale e urinario aumenta il flusso che passa attraverso i reni, il che determina cambiamenti nei sali minerali in circolazione, come il sodio.
  • Nell’apparato respiratorio, i cambiamenti dipendono dal progesterone prodotto e dall’aumento del volume uterino, che interferisce con l’espansione polmonare e determina una difficoltà respiratoria da sforzo, anche minima.
  • Nell’apparato endocrino, tutte le ghiandole e le loro funzionalità vengono modificate a causa della maggior produzione di alcuni ormoni tipici della gravidanza, il che va a determinare anche altre modifiche, come quelle della funzionalità tiroidea o la riduzione della risposta dell’insulina.  

In conclusione, la funzione degli ormoni in gravidanza è quella di far progredire la gestazione e far sì che il feto in utero riceva tutto il nutrimento per crescere correttamente. 

I problemi ormonali in gravidanza

Gli ormoni in gravidanza, quindi, sono parte integrante e fondamentale dell’intero percorso, dal concepimento al travaglio di parto, e potrebbero determinare nel corpo della donna alcuni disturbi del tutto normali. In alcuni casi, però, questi disturbi possono aumentare fino a essere invalidanti. 

Il progesterone, ad esempio, contribuisce alla preparazione di un ambiente uterino confortevole all’impianto dopo il concepimento e prepara la ghiandola mammaria alla produzione di latte, ma allo stesso tempo può comportare una forte sensazione di stanchezza nelle prime settimane di gravidanza. Gli estrogeni, invece, fondamentali per lo sviluppo del feto e per l’aumento del volume uterino, possono determinare problemi più o meno evidenti e soggettivi, come la sensazione di nausea e di vomito nel primo trimestre.

Nel caso in cui si verifichino problemi ormonali in gravidanza di questo tipo, sarà bene confrontarsi con lo specialista che segue la gestazione, al fine di valutare assieme eventuali interventi o terapie farmacologiche per alleviare i disturbi, in ogni caso spesso passeggeri. Ancora più necessari sono i controlli in caso di patologie endocrine già conosciute oppure che insorgono durante la gravidanza, come ad esempio tireopatie o diabete.

Bibliografia
  • Giuseppe Pescetto e Luigi De Cecco et Al, Ginecologia e Ostetricia – Volume 2, SEU, Roma, 2017, pp. 40-52 e pp. 70-73.
  • Ministero della Salute, Gravidanza Fisiologica – Linee guida, «salute.gov.it», 2014.
  • Raul Artal-Mittelmark, Fisiologia della gravidanza, «msdmanuals.com», 2022.
Articolo pubblicato il 12/01/2024 e aggiornato il 16/04/2024
Immagine in apertura LaylaBird / iStock

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