Candida in gravidanza: sintomi, cure e prevenzione

Le infezioni da candida durante la gravidanza, specialmente a partire dal secondo trimestre, sono più frequenti rispetto ad altri momenti della vita di una donna. Prevenirla è possibile attraverso alcuni cambiamenti nello stile di vita e nell’alimentazione. Per curarla invece è opportuno seguire il trattamento prescritto dal medico

Giada Barbirato , ostetrica

La gravidanza, nella maggior parte dei casi, è un processo fisiologico che non richiede interventi o terapie mediche. Nel corso dei tre trimestri di gestazione, tuttavia, nella donna avvengono cambiamenti importanti che possono predisporre a eventuali infezioni, tra cui quelle vaginali da candida.

La candida è un’infezione provocata da funghi che appartengono al genere Candida (solitamente da Candida albicans). Di solito questo organismo vive all’interno dell’ambiente vaginale senza causare alcun sintomo, poiché è tenuto sotto controllo dalla flora batterica. Durante la gravidanza, però, l’equilibrio dei batteri si modifica e il fungo può crescere e dare vita all’infezione.

Le infezioni vaginali da candida durante la gravidanza, specialmente a partire dal secondo trimestre, sono dunque più frequenti rispetto ad altri momenti, proprio per i numerosi cambiamenti nel corpo della donna. Se la gestante sospetta di avere questa infezione, è importante che ne parli con il professionista che la segue, al fine di attuare i rimedi e le cure più efficaci. 

Sebbene, per quanto ne sappiamo, un’infezione da candida non dovrebbe avere effetti negativi sul decorso della gravidanza e sul benessere del feto, i sintomi possono causare un notevole disagio alla donna. Approfondiamo quindi quali sono le cure e i rimedi per la candida in gravidanza e a quali sintomi prestare attenzione.

Sintomi della candida in gravidanza 

Il decorso della candida in gravidanza è abbastanza tipico, ma, nonostante ciò, riconoscerla non è così semplice. In alcuni casi, infatti, i sintomi sono gli stessi di altre malattie (come ad esempio le infezioni batteriche) o sono fisiologici della gravidanza stessa.

I sintomi della candida (in gravidanza e non) possono includere: 

Riconoscere la candida in gravidanza è importante perché nel corso dei tre trimestri l’infezione può prolungarsi e associarsi a una maggiore gravità dei sintomi, dovuti ai cambiamenti che avvengono a livello ormonale. Come già detto, però, i sintomi non sempre sono riconducibili all’infezione, ed è dunque necessario rivolgersi al medico, che valuterà la situazione ed escluderà altre patologie.

In gravidanza il trattamento farmacologico per la candida è limitato e deve essere assunto con alcune cautele. Solo nei casi isolati di vulvovaginite da candida resistente al trattamento sarà necessario effettuare un tampone vaginale.

Cause della candida in gravidanza 

L’infezione da candida può colpire fino al 75% delle donne almeno una volta nella vita. È causata da un’alterazione dell’equilibrio microbico (disbiosi), cioè della flora batterica, che, portando alla riduzione dei lattobacilli e a un aumento degli organismi patogeni, facilita la colonizzazione dell’ambiente vaginale da parte del fungo.

Come già anticipato, l’infezione è causata generalmente da Candida albicans; tuttavia, possono essere implicate altre specie di candida come Candida glabrata, parapsilosis e tropicalis.
Precisamente, cosa provoca la candida in gravidanza? Le cause possono essere associate ad alcuni fattori: 

  • aumento dei livelli di estrogeno;
  • abbassamento delle difese immunitarie, dovuto allo stato gravidico;
  • alterazione della flora batterica vaginale. 

Esistono inoltre condizioni particolari che favoriscono l’insorgenza dell’infezione:

Rimedi e cure per la candida in gravidanza 

Per curare la candida in gravidanza, il medico può prescrivere un trattamento con farmaci specifici (antimicotici azolici) da usare localmente, sotto forma di ovuli e di creme.
La terapia deve essere seguita per almeno sette giorni. Per il sollievo dei sintomi, quali arrossamento e prurito, il medico potrebbe consigliare di aggiungere, sempre a livello locale, un corticosteroideo a basso dosaggio.

Nonostante questi farmaci non siano controindicati in gravidanza, è sempre raccomandato consultare il proprio medico prima di farne uso.

Esistono inoltre alcune soluzioni naturali per la candida in gravidanza o rimedi non farmacologici che, sempre previo consulto medico, possono essere sperimentati, anche se non tutti sono supportati da evidenze scientifiche in merito all’efficacia.
Ecco di seguito alcuni rimedi naturali per la candida in gravidanza:

  • Probiotici orali o vaginali (principalmente lattobacilli). Come suggerisce un numero crescente di studi, il loro utilizzo permette di migliorare le condizioni cliniche e ridurre la probabilità che l’infezione si ripresenti.
  • Tea tree e altri oli essenziali. Sono antimicotici che tuttavia possono causare reazioni di ipersensibilità.
  • Aloe vera, olio di iperico, arnica, calendula. Esistono prodotti, contenenti queste sostanze, che combattono il prurito e il bruciore vaginale.
  • Argilla verde ventilata. Gli impacchi a livello locale aiutano a togliere l’infiammazione.

È possibile prevenire la candida in gravidanza?

Prevenire la candida in gravidanza, così come in tutte le altre fasi di vita della donna, è possibile attraverso alcuni cambiamenti che riguardano lo stile di vita e l’alimentazione. Alcuni accorgimenti per la prevenzione della candida in gravidanza sono:

  • indossare indumenti di cotone traspiranti;
  • avere un’accurata igiene delle parti intime;
  • scegliere prodotti per l’igiene intima delicati e senza profumi;
  • seguire una dieta sana ed equilibrata, limitando l’assunzione di zucchero e favorendo l’assunzione di yogurt con fermenti lattici vivi;
  • adottare uno stile di vita sano, ovvero evitare il consumo di fumo e alcool, fare una regolare attività fisica ed evitare fonti di stress. 

Candida in gravidanza: ci sono rischi?

La candida in gravidanza non è considerata un’infezione preoccupante. Sebbene alcuni studi negli ultimi anni abbiano valutato un aumento dei parti pretermine nelle donne colpite da infezione da candida, ad oggi non esistono dati sufficienti per confermare questa associazione. È tuttavia importante trattare l’infezione per evitare complicanze e disagi collegati ai sintomi. Soprattutto nel caso di recidive, nonostante il trattamento farmacologico, è essenziale considerare la possibilità di intraprendere una cura anche per il partner, al fine di evitare la continua trasmissione dall’uno all’altra. Affidarsi al medico nel caso di sospetta infezione da candida in gravidanza è quindi sempre indispensabile.

Giada Barbirato

Ostetrica e giornalista scientifica, lavora attualmente nella Sala Parto dell’Ospedale Santi Giovanni e Paolo di Venezia, dove si occupa dell’assistenza al travaglio e al parto fisiologici e dell’assistenza neonatale e nel puerperio.

Bibliografia
Articolo pubblicato il 23/05/2022 e aggiornato il 16/04/2024
Immagine in apertura comzeal / iStock

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