Ci scrive una mamma:
Gentili dottori,
sono madre di una bambina di 3 mesi che ho sempre allattato al seno. Nel corso delle visite precedenti, la pediatra mi ha detto alcune cose scoraggianti riguardo l’allattamento, anche se, fino a questo momento, tutto sembrava procedere bene.
Al momento la bimba cresce, è vivace e in buona salute. Alla visita di oggi pesava 5,3 kg, vale a dire 400 grammi in più rispetto al mese scorso. Secondo la dottoressa, però, i bambini dovrebbero crescere 600 grammi al mese. “Forse il suo latte non è abbastanza nutriente”, ha osservato. Di fronte al mio desiderio di continuare l’allattamento esclusivo, mi ha consigliato di continuare, almeno per il momento. Se però alla prossima visita la curva del peso non salirà abbastanza, mi ha già anticipato che mi consiglierà un’aggiunta di una formula artificiale. Sto sbagliando a voler insistere con l’allattamento al seno? È così grave se l’aumento ponderale non è esattamente lo stesso ogni mese? La bambina pesava 3,140 gr quando è nata, 3,960 gr a un mese, 4,520 gr a un mese e mezzo, 4,900 gr a due mesi.
Claudia
Prima di rispondere a questa domanda è importante chiarire cosa si intende per “crescita”, termine col quale non ci riferiamo solo all’andamento delle misure antropometriche (peso, altezza e circonferenza cranica) ma, come vedremo più avanti, anche a molto altro. Cominciamo dal peso, sul quale si è incentrato l’interesse della pediatra di Claudia.
Se ci riferiamo alla crescita settimanale del neonato dobbiamo prima capire a quale settimana facciamo riferimento: nella prima settimana, infatti, assistiamo al cosiddetto “calo fisiologico”, ovvero un decremento del peso. Il neonato riprende il peso della nascita normalmente entro le due settimane di vita (più raramente entro tre). Si assiste poi a un aumento del peso del neonato con modalità diverse. Possiamo infatti assistere ad ampie oscillazioni da una settimana a un’altra, con incrementi di 100-300 grammi o anche più a settimana o crescite variabili (un settimana il bambino aumenta di 80 grammi, quella successiva 200 eccetera).
Come abbiamo visto, c’è un’ampia variabilità nella crescita di peso del bambino, per cui se volessimo avere un’idea di quanto deve crescere un neonato a settimana o al mese, dobbiamo pensare che nei primi 3 mesi un neonato può aumentare dai 400 gr al mese fino anche al doppio. A partire dai 3 mesi i bambini cominciano a ridurre la velocità di crescita: in genere un bambino dovrebbe raddoppiare il peso della nascita dopo quattro-sei mesi e triplicarlo all’anno di vita.
Per sapere quanto deve crescere un neonato, così come i bambini di 2-3 mesi eccetera, siano essi allattati o alimentati con formula, possiamo consultare gli standard dell’OMS. Sono state elaborate anche delle tabelle di crescita del neonato, ovvero curve di crescita con i relativi percentili, raccogliendo le misure in bambini allattati al seno in modo esclusivo per 4-6 mesi e successivamente per almeno 12 mesi (bambini che avevano inoltre seguito l’assistenza standard pediatrica e le cui madri non avevano fumato in gravidanza nè successivamente). Le curve di crescita dell’OMS costituiscono il riferimento fisiologico e ottimale per l’accrescimento e correggono le precedenti curve di crescita, non basate su tali criteri di salute e in cui erano inclusi anche bambini non allattati al seno.
Un aumento di peso che si discosta in maniera significativa dalle curve dell’OMS va considerato con attenzione, ma non può essere l’unico sistema per valutare se un allattamento sta andando bene e se c’è necessità di integrare con una formula.
Ecco quali sono gli altri segnali attendibili che ci permettono di capire se un neonato sta prendendo tutto il latte di cui ha bisogno per la sua crescita:
Gli aspetti appena elencati, assieme alla valutazione dello stato di salute del neonato da parte del pediatra e a quello dell’andamento nel tempo del peso, sono parametri sufficienti a definire una buona crescita.
Durante i primi mesi di allattamento può succedere che, improvvisamente, il bambino aumenti notevolmente la richiesta di essere allattato, per cui nelle 24 ore le poppate possono passare da 8-12 a molte di più. Questo comportamento è fisiologico, serve a fare aumentare la produzione di latte materno ed è conseguente ai cosiddetti “scatti di crescita del neonato”. Basterà assecondare le richieste del piccolo e, nel giro di 24-48 ore, l’allattamento riprenderà secondo le modalità precedenti.
pediatra, è responsabile del gruppo nutrizione dell’Associazione Culturale Pediatri e fondatore dei “No Grazie”. È tutor e valutatore per l’iniziativa “Insieme per l’allattamento” dell’UNICEF. È stato direttore di Uppa magazine tra il 2016 e il 2021, è autore di oltre duecento pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali e internazionali e membro del comitato editoriale di «Quaderni ACP».