Gonfiore in gravidanza: soluzione e quando preoccuparsi

Sebbene sia del tutto normale riscontrare questo tipo di disagio in alcuni momenti della gravidanza, è importante fare attenzione ai casi in cui il gonfiore si lega ad altri sintomi, dal momento che non va sottovalutato e potrebbero essere necessari degli accertamenti

Immagine per l'autore: Margherita Borgatti
Margherita Borgatti , ostetrica e docente
donna con gonfiore e piedi gonfi in gravidanza

Il gonfiore addominale nei primi mesi di gravidanza è un disagio piuttosto frequente, causato dai cambiamenti che si verificano durante la gestazione e dai mutamenti ormonali tipici della gestazione.
Oltre a queste cause, il gonfiore in gravidanza è dovuto anche ai liquidi, che il corpo tende a trattenere, per la maggiore richiesta da parte del feto e della placenta, portando così al gonfiore degli arti inferiori. 

Ma quali sono le soluzioni per il gonfiore in gravidanza? Esistono dei rimedi naturali che permettono di lenire questo fastidio? Vediamo insieme alcuni rimedi efficaci per combattere il disagio e capiamo quando è il caso di preoccuparsi per la situazione.

Quali sono le cause del gonfiore in gravidanza?

Perché si è gonfie in gravidanza? Le cause del gonfiore addominale sono da ricercare in primis nei cambiamenti ormonali che si verificano in gravidanza. Gli alti livelli di progesterone plasmatico si associano a una riduzione della motilità intestinale, che porta a una diminuzione nella frequenza delle evacuazioni.
La “digestione lenta” che caratterizza la gestazione e che può essere alla base del gonfiore addominale, ha anche la funzione di aiutare la donna ad assorbire tutti gli elementi nutritivi contenuti negli alimenti consumati. Non ci si deve quindi preoccupare per un cambiamento di questo tipo, dal momento che è un modo con cui il corpo immagazzina gli elementi di cui ha bisogno.

Nel corso del primo trimestre di gravidanza è frequente la sensazione di gonfiore generalizzato e di durezza a livello della pancia. Queste sensazioni, oltre all’incremento della produzione di progesterone, sono dovute anche al complesso di cambiamenti che si verificano a livello uterino per effetto della gestazione.
Durante la gravidanza potresti inoltre notare un particolare gonfiore a: dita, gambe, caviglie e piedi. Questo gonfiore prende il nome di edema e si verifica proprio perché il corpo durante la gestazione trattiene più liquidi. Inoltre i cambiamenti ormonali possono indurre i reni a non eliminare il sale, provocando quindi ritenzione idrica e gonfiore nella parte bassa del corpo. Ciò potrebbe essere più evidente in estate, a causa delle temperature molto elevate, e durante i periodi in cui la donna rimane seduta o in piedi per un periodo prolungato. 

Ma quando inizia il gonfiore in gravidanza? Mentre il gonfiore addominale è tipico del primo trimestre di gravidanza, il gonfiore alle caviglie e ai piedi si verifica specialmente nel terzo trimestre di gravidanza, tendendo a essere più comune in presenza di sovrappeso, nelle gravidanze gemellari o semplicemente a fine giornata.  

Rimedi e soluzioni per il gonfiore in gravidanza

«Non mi entrano più le scarpe!», esclama Maddalena alla 34° settimana di gravidanza. È luglio, il clima è caldo, la pancia sta crescendo e i piedi, specialmente la sera, sono gonfi. Si tratta di una situazione molto comune e del tutto normale; soprattutto avvicinandosi al termine della gravidanza potrebbero comparire gonfiori alle caviglie a causa dell’aumento di peso corporeo (specialmente se è avvenuto in modo rapido), dei liquidi e dei cambiamenti del flusso sanguigno nella gestante. Maddalena si è rivolta a me, la sua ostetrica di riferimento, chiedendomi soluzioni per il gonfiore in gravidanza e cercando di capire cosa fare per il fastidio.

Il primo consiglio che mi sono sentita di dare a Maddalena e che voglio dare a tutte le donne che hanno questo disagio è di procurarvi delle scarpe in cui state comode. Preferite delle soluzioni a pianta larga, con la suola antiscivolo e con un materiale non sintetico che permetta al piede di respirare. Se non avete nessun tipo di scarpa con cui siete a vostro agio e dovete comprare qualcosa di nuovo, il mio consiglio è quello di scegliere il modello di scarpa recandosi in negozio nel tardo pomeriggio, quando i piedi si saranno già gonfiati e potrete davvero testare le calzature che state per comprare.

Oltre ad acquistare delle scarpe comode, si possono anche provare altri rimedi efficaci per ridurre il gonfiore in gravidanza che sono:

  • Vestirsi comode, indossando abiti larghi, che non comportino pressione sull’addome, sulle gambe o in altri punti del corpo.
  • Mantenersi in movimento. È comprovato che l’esercizio fisico contribuisce a una sana circolazione sanguigna e linfatica. Si può scegliere se fare delle camminate, senza esagerare con l’intensità e la durata, nuotare, svolgere esercizi in acqua oppure optare per altre discipline come lo yoga e il pilates.
  • Tenere in alto i piedi, soprattutto a fine giornata è consigliato sedersi e alzare le gambe a più di 90 gradi rispetto al tronco.
  • Limitare il consumo di sale nella dieta, evitando cibi molto ricchi di sodio e cercando di prestare attenzione alle etichette.
  • Bere tanta acqua per aiutare il corpo a liberarsi dalle tossine, questo non aumenterà la ritenzione idrica, ma aiuterà invece a combatterla.

Quando preoccuparsi per il gonfiore?

Come abbiamo visto il gonfiore agli arti inferiori è una condizione piuttosto frequente, soprattutto se ci si trova nel terzo trimestre di gravidanza, se si svolge una vita sedentaria o si è in estate. Ma c’è un momento in cui preoccuparsi per il gonfiore in gravidanza? Sebbene sia del tutto normale riscontrare questo tipo di disagio in alcuni momenti della gravidanza, è importante fare attenzione ai casi in cui il gonfiore si lega ad altri sintomi, dal momento che non va sottovalutato e potrebbero essere necessari degli accertamenti. 

È importante rivolgersi a un medico per il gonfiore in gravidanza quando si associa a ipertensione. Infatti quando l’ipertensione arteriosa si lega a gonfiore di mani, piedi o viso oppure a un incremento del peso superiore a 5 Kg in una settimana, si configura un quadro clinico che potrebbe essere quello della gestosi o pre-eclampsia, condizione che renderebbe necessaria una tempestiva valutazione.

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Margherita Borgatti

Lavora come ostetrica negli ospedali bolognesi dal 2018 e conduce corsi di accompagnamento alla nascita. Dal 2020 è professoressa a contratto presso l’Università di Bologna, per il corso di Laurea in Ostetricia. Ha elaborato e coordinato un progetto, in collaborazione con l’Università di Bologna, di protezione e promozione dell’allattamento al seno, sostenendo a domicilio le mamme con difficoltà nell’avvio dell’allattamento.

Bibliografia
  • Istituto Superiore di Sanità, Edema, «issalute.it», 05 luglio 2023
  • AA.VV., Williams Ostetricia, Piccin, 2018.
  • AA.VV., Ostetricia e Ginecologia, Edra – Masson, 2018.
  • Kax Cooke, Il bello del pancione, Piemme edizioni, 2021.
Articolo pubblicato il 25/07/2023 e aggiornato il 16/04/2024
Immagine in apertura fizkes / iStock

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