Sindrome della morte in culla (SIDS). Si può prevenire?

Le cause della SIDS sono ancora oggetto di studio, ma sono stati individuati alcuni fattori preventivi che hanno portato in molti paesi a una considerevole riduzione dell’incidenza della sindrome, fino al 90%

Immagine per l'autore: Maria Luisa Tortorella
Maria Luisa Tortorella , pediatra
Lattante in posizione supina

La SIDS rappresenta un evento tragico e inspiegabile nei lattanti, che richiede un’attenzione particolare da parte delle famiglie e dei professionisti della salute. In questo articolo spieghiamo cosa si intende con la “morte in culla”, evidenziando il picco di rischio nei primi mesi di vita, e descrivendo i principali fattori ambientali e comportamentali che aumentano il pericolo – ad esempio la posizione prona durante il sonno, l’esposizione al fumo materno o passivo, un materasso troppo morbido o la presenza di oggetti morbidi nella culla. Vengono poi presentate le linee guida più aggiornate per la nanna sicura: dormire in posizione supina, in una stanza condivisa ma su superficie separata, mantenendo una temperatura adeguata e senza coperte su cui il bambino possa scivolare o peluches. Il focus è mettere in atto misure di prevenzione concrete per ridurre il rischio e favorire il benessere del neonato.

Con SIDS (Sudden Infant Death Syndrome) ci si riferisce alla morte improvvisa dei bambini di età inferiore a un anno (più spesso tra il secondo e il quarto mese di vita), che si verifica durante il sonno e che, anche dopo indagini molto accurate (inclusa l’autopsia), non trova alcuna spiegazione. È anche conosciuta come “morte in culla” o “morte bianca”. 

Campagne preventive

Per ridurre il rischio di SIDS, dagli anni ’90 è stata avviata in tutto il mondo una campagna informativa per i genitori e gli operatori dei servizi all’infanzia chiamata Back to sleep, gioco di parole che fa riferimento all’importanza per i lattanti di dormire a pancia in su, e che comprende diverse raccomandazioni sui fattori preventivi, periodicamente aggiornate dalle Società scientifiche pediatriche internazionali (della SIDS parliamo in modo approfondito anche all’interno del nostro corso preparto online).

Da quando è iniziata la campagna informativa in molti paesi si è avuta una netta e costante riduzione dei casi di SIDS, a volte addirittura fino al 90%. In Italia, in media, vi sono 300 decessi ogni anno.
Per riuscire a ridurre ulteriormente questi dati, l’Accademia Americana di Pediatria ha aggiornato le sue raccomandazioni per il sonno sicuro nei bambini a luglio 2022, mettendo in evidenza alcune novità.

Tra i tanti dubbi, alcuni fattori di rischio noti

Fra le cause della SIDS, ancora oggetto di studio, vi sono dei difetti di maturazione dei circuiti cerebrali che governano la “capacità di risvegliarsi” dei bambini, specie in condizioni pericolose come la carenza di ossigeno (ad esempio in corso di infezioni respiratorie o se le vie aeree sono ostruite). Poi vi sono delle cause concomitanti: la prematurità, il basso peso alla nascita, l’abitudine al fumo e l’assunzione di alcool da parte della madre in gravidanza. 

Infine tra le cause di SIDS vi sono alcuni fattori ambientali “precipitanti”: il sonno a pancia in giù o di lato (ne parliamo anche nel nostro articolo sul rigurgito), il surriscaldamento eccessivo, il fumo passivo, l’alimentazione con latte artificiale, le malattie febbrili intercorrenti e dormire su superfici inadatte con troppe coperte o cuscini. In particolare, i bambini più a rischio sono quelli nati prematuri o con basso peso alla nascita (meno di 2,5 kg) e i figli di madri fumatrici in gravidanza. L’allattamento al seno ha un effetto protettivo, ne abbiamo parlato in modo approfondito in questo articolo.

Come rendere sicuro il sonno del lattante?

È possibile rendere sicuro il sonno dei bambini? Per riuscire a ridurre i fattori ambientali del rischio SIDS è consigliato:

  1. Posizione supina (a pancia in su) per far dormire il neonato;
  2. Dormire nella stanza dei genitori
  3. Non esporlo al fumo di sigaretta
  4. Evitare temperature superiori a 20° C nella stanza da letto e l’eccesso di vestiti e di coperte. Tenere la testa scoperta
  5. Usare un materasso piuttosto rigido e della misura esatta della culla/lettino
  6. Evitare cuscini e oggetti morbidi nei dintorni della testa (pelouches, paracolpi imbottiti, posizionatori per lattanti). Il cuscino “antisoffoco” non protegge!
  7. Non far dormire il bambino su divani, cuscini imbottiti, trapunte e letti ad acqua
  8. Allattarlo al seno
  9. Il succhiotto può essere protettivo, in ogni caso va proposto, quando l’allattamento al seno è bene avviato. Nelle raccomandazioni per la sicurezza del sonno dei bambini dell’Accademia Americana di Pediatria di luglio 2022 non vi è più l’indicazione di introdurlo “dopo il primo mese di vita”.

A luglio 2022 l’Accademia Americana di Pediatria ha aggiornato le sue raccomandazioni del 2016 e tra le novità troviamo:

  • raccomandazione di far dormire il bambino su una superficie piana, non inclinata per evitare il rischio di soffocamento e/o intrappolamento;
  • tutti i prodotti commercializzati o indicati per il sonno dei bambini devono rispondere agli standard di sicurezza federali approvati nel giugno 2021 dalla Commissione per la sicurezza dei prodotti di consumo (CPSC);
  • oltre a raccomandare l’allattamento esclusivo al seno nei primi 6 mesi di vita del bambino e a proseguire per 1 anno o più, fin quando mamma e bambino lo vorranno, viene raccomandato l’allattamento materno per i neonati pretermine e di basso peso alla nascita, sin dalla Terapia Intensiva Neonatale;
  • l’uso di monitor cardiopatici domiciliare non si è dimostrato utile per prevenire o ridurre il rischio SIDS;
  • si devono informare i futuri genitori in modo rispettoso e non giudicante, sin dalla gravidanza, sulle raccomandazioni per il sonno sicuro;
  • non è dimostrato che lo swaddling (modo di fasciare il bambino) possa ridurre il rischio di SIDS.

I rischi del lettone

Il lettone dei genitori può costituire un rischio per i lattanti molto piccoli (fino a 4 mesi circa) o fino a 6-8 mesi se esistono alcune particolari situazioni:

  • genitori fumatori (anche solo in gravidanza) o fortemente obesi
  • genitori con ridotte condizioni di vigilanza (uso di alcool, sostanze stupefacenti, farmaci che inducono sonnolenza, eccesso di stanchezza, malattie, ecc)
  • temperatura eccessiva (lattante febbrile o numerose coperte e cuscini)
  • più di due persone nel letto
  • nato prematuro o con un peso inferiore ai 2,5 kg alla nascita

FAQ

Quali sono le principali misure di prevenzione che possiamo adottare per ridurre il rischio di SIDS?
Anche se le cause della SIDS non sono completamente note, le evidenze indicano che alcune misure ambientali e comportamentali ne riducono sensibilmente il rischio. Tra queste: l’allattamento al seno, adagiare il bambino sempre in posizione supina (sulla schiena) per la nanna, durante il giorno e la notte; far dormire il neonato nella stessa stanza dei genitori, ma su una superficie separata (culla o lettino rigido), evitando la condivisione del letto specialmente nei primi mesi; mantenere la temperatura della stanza intorno ai 18-20 °C, evitare indumenti eccessivi o coperte morbide; non fumare durante la gravidanza né dopo e non permettere fumo passivo nell’ambiente del bambino.
Queste misure non eliminano completamente il rischio, ma lo riducono in modo significativo. Si raccomanda comunque di seguire sempre le indicazioni del pediatra.

Se il mio bambino, pur seguendo tutte le raccomandazioni, si gira da solo a pancia in giù durante la nanna, cosa posso fare?
È comune che il lattante, quando acquisisce maggiore mobilità, possa girarsi da solo sulla pancia durante il sonno. Le linee guida raccomandano comunque di iniziare la nanna sempre in posizione supina. Se il bambino si gira da solo durante il sonno ma si trova in una culla o lettino privo di cuscini, coperte morbide o oggetti potenzialmente pericolosi, e la stanza è a temperatura controllata, si consiglia di non intervenire in modo eccessivo svegliandolo ogni volta: ciò potrebbe disturbare il sonno. Tuttavia, se il bambino è prematuro, con basso peso o ha altre condizioni di salute a rischio, è utile contattare il pediatra per valutare eventuali misure aggiuntive.
Se in ogni caso i genitori hanno dubbi o se il bambino dorme in un contesto meno sicuro (es. lettone, divano) è opportuno riorganizzare l’ambiente in un modo che rispetti le raccomandazioni per la nanna sicura.

Immagine per l'autore: Maria Luisa Tortorella
Maria Luisa Tortorella

Specializzata in Pediatria presso l’Università di Bari, dopo aver lavorato come pediatra di famiglia e poi neonatologa presso la Casa di Cura “La Madonnina” (Bari), dal 2011 è Responsabile delle cure neonatali presso la Pediatria dell’Ospedale “Amico del Bambino” di San Vito al Tagliamento. Dal 1999 è membro dell’Associazione Culturale Pediatri, più volte componente del direttivo ACP pugliese, e dal 2012 redattrice della rivista nazionale «Quaderni ACP». È autrice di vari articoli e saggi.

Bibliografia
  • AA.VV., Task Force on Sudden Infant Death Syndrome; AAP Committee on Fetus and Newborn. Sleep-Related Infant Deaths: Updated 2022 Recommendations for Reducing Infant Deaths in the Sleep Environment. «Pediatrics», luglio, 2022;150(1).
Articolo pubblicato il 22/11/2018 e aggiornato il 23/11/2025
Immagine in apertura morrowlight / iStock

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