Svezzamento

L’autosvezzamento (tecnicamente “alimentazione complementare a richiesta”) consiste nel rimettere il bambino al centro dello svezzamento, affidandosi alla sua capacità innata di autoregolazione e fidandosi delle sue competenze. È inoltre un’occasione per migliorare la dieta, e quindi la salute, di tutta la famiglia.
Lo stile alimentare dei genitori influenzerà quello del proprio bambino, per cui è rilevante fare scelte salutari nel momento dell’acquisto dei cibi; ad esempio prediligendo gli alimenti a filiera corta, dando preferenza ai vegetali piuttosto che ai derivati animali, proponendo al bambino numerose porzioni al giorno di frutta e verdura di stagione, e limitando l’assunzione di zuccheri semplici.
È dimostrato che le esperienze alimentari precoci hanno un ruolo centrale nella varietà della dieta dei bambini più grandi, per cui esporre i bambini dal sesto mese di vita in poi a tutta la varietà dei sapori contribuirà a un’alimentazione più varia e più sana.
Per saperne di più scarica il nostro speciale a cura del pediatra Lucio Piermarini.

Svezzamento: quattro miti da sfatare

Stefano Gorini, pediatra di famiglia

Intorno ai sei mesi di vita il bambino è pronto per autosvezzarsi: sedersi a tavola con i genitori e cominciare ad assaggiare il cibo dei “grandi”. Sull’autosvezzamento, però, esistono diversi miti da sfatare

Autosvezzamento in sette semplici passi

Lucio Piermarini, pediatra e autore
Gesti che indicano un approccio all'autosvezzamento

Al momento dello svezzamento, i bambini posseggono un’istintiva capacità di adattare la dieta alle proprie individuali necessità. Basta seguire pochi semplici passi per favorire questo processo e introdurre un’alimentazione varia, sana e corretta

I primi passi verso l’educazione alimentare

Mariarosaria Di Feola, nutrizionista
Bambino che mangia della frutta durante l'autosvezzamento

La familiarità è il fattore più importante nel delineare le scelte alimentari che accompagneranno il bambino anche da adulto. È per questo che lo svezzamento va considerato come un momento importante: è lì che si incontrano la predisposizione al gusto del piccolo e la cultura culinaria dei “grandi”

Autosvezzamento: cos’è e come funziona

Lucio Piermarini, pediatra e autore
Bambino che mangia una fragola nel processo di autosvezzamento

Intorno ai 6-7 mesi di vita l’apparato digerente del bambino è sufficientemente maturo per digerire i normali alimenti preparati in casa. Sarà bene assecondare i suoi segnali di interesse nei confronti del pasto dei grandi, offrendogli piccoli assaggi di ciò che si sta mangiando

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