Nove mesi nella pancia della mamma

Durante i nove mesi della gravidanza l’embrione diventa feto e continua a svilupparsi rapidamente fino al momento della nascita. Seguiamo passo dopo passo quello che succede

Alessandro Volta , neonatologo
Donna in gravidanza che tiene l'ecografia del bambino davanti alla pancia

Convenzionalmente si dice che la gravidanza duri 9 mesi, ma questo è vero solo in parte (lo spieghiamo nel nostro articolo sul calcolo delle settimane di gravidanza). Scopriamo nel dettaglio cosa accade durante questi tre periodi il primo, il secondo e infine il terzo trimestre di gravidanza.

Il primo trimestre

Per Federico il primo periodo successivo al concepimento è particolarmente impegnativo: bisogna lavorare per fare il nido tra le pareti dell’utero (il termine tecnico usato in embriologia è proprio “annidamento”). Questa fase è molto importante e costituisce la base per quanto avverrà nei mesi successivi: si tratta di consolidare le fondamenta di tutta la gravidanza. Fin dall’inizio occorre un ambiente accogliente, ricco di sangue, ossigeno e nutrimento. È un periodo molto delicato: un alterato impianto della placenta o altri problemi di adattamento possono portare a un’interruzione della gravidanza; un evento drammatico e purtroppo non raro, che dal punto di vista biologico è spesso necessario. In seguito, lo sviluppo della placenta renderà più efficace e stabile la comunicazione tra il corpo del bambino e quello della mamma. In questo primo mese Federico è lungo soltanto mezzo centimetro, ma il suo cuore millimetrico ha già iniziato a battere (anche se neppure l’ecografia più sofisticata è in grado di documentarlo).

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Data di inizio dell'ultimo ciclo mestruale

Nel secondo mese inizia la fase più importante per lo sviluppo: in poche settimane si costruiscono tutti gli organi principali: occhi, bocca, orecchie, mani, piedi, cuore, cervello, polmoni, reni, fegato, intestino. In questo periodo anche un piccolo errore nella migrazione cellulare può produrre significative malformazioni, ma il DNA di Federico è molto preciso e lui riesce a trascriverlo con perizia. Si tratta di organi e apparati solo in parte utilizzati in gravidanza (attraverso la placenta il bambino preferisce usare quelli della mamma), ma dopo la nascita e per il resto della vita dovranno essere usati quotidianamente. È molto importante che in queste settimane la mamma mantenga un uno stile di vita sano, evitando fumo, alcol e altre sostanze tossiche, facendo attenzione ai farmaci, alimentandosi con cibi sani e assumendo acido folico. Adesso Federico è lungo ben 3 centimetri!

Nel terzo mese il nostro instancabile piccolino è impegnato a perfezionare quanto fatto nel periodo precedente. Cresce molto in fretta, è arrivato a 10 centimetri; non può ancora giocare a basket, ma dentro di lui c’è già un grande potenziale che continuerà a svilupparsi negli anni a venire. Fino a questo periodo i medici hanno deciso di chiamare il bambino nella pancia “embrione”, mentre a questo punto della gravidanza per loro diventa un “feto”. Federico ha iniziato a muoversi, anche se la mamma ancora non riesce a sentirlo. La bella notizia è che dopo il terzo mese il rischio di aborto spontaneo si riduce moltissimo.

Il secondo trimestre

Ridendo e scherzando (cioè tra fastidiose nausee e momenti di euforia) siamo giunti al quarto mese. Federico è pieno di energia e vuole crescere in fretta, infatti continua a raddoppiare la sua lunghezza. Anche la mamma sta meglio, ha più appetito e fa meno fatica a dormire; quando esce per passeggiare in campagna o nei boschi, stanno bene entrambi. Se fa un po’ di attenzione, adesso riesce a sentire i piccoli movimenti di Federico e si accorge di quello che sta succedendo dentro di lei. 

A cinque mesi Federico ha tutti gli organi ben formati e strutturati, anche quelli più piccoli. Ormai pesa quasi 300 grammi e la sua placenta lavora a pieno ritmo, portando di continuo le sostanze necessarie (teniamo presente che la placenta è una sorta di mistero della natura, non ancora del tutto studiato e compreso). Il nostro piccolino è impegnato a verificare se tutto funziona; inizia anche a programmare gli allenamenti per prepararsi alla data in cui presumibilmente nascerà (i suoi genitori hanno già fatto il calcolo della data del parto). Il tempo passa in fretta, e anche per i genitori è il momento di cominciare a pianificare la nuova organizzazione familiare. 

Nel sesto mese nella pancia della mamma partono nuovi lavori importanti; Federico inizia ad avere le idee chiare su cosa lo aspetta e su cosa deve fare. Ha imparato a succhiare e a deglutire (anche se non ha bisogno di mangiare e lo fa solo per allenarsi). A volte ha il singhiozzo e la mamma lo sente, ma lui è ormai un provetto succhiatore e con il pollice in bocca il singhiozzo passa subito. Federico adesso è molto attento ai sapori del liquido amniotico; riconosce i cibi assunti dalla mamma e può apprezzare i diversi sapori, anche quelli più decisi di ortaggi e spezie. Una dieta materna ricca e varia è importante per la futura educazione al gusto, ma anche per veicolare al bambino tutte le sostanze necessarie. Federico continua a raddoppiare di peso, adesso ha superato i 700 grammi e a breve cambierà unità di misura e passerà ai chili. Sembra passato così poco tempo da quando era soltanto di pochi grammi e qualche centimetro…

Il terzo trimestre 

Nel settimo mese l’utero viene trasformato in una palestra. Federico muove il torace per allenarsi alla respirazione, spinge con le gambe e ruota con il corpo per quando dovrà aiutare la mamma a farlo uscire. Non dobbiamo preoccuparci per lui, nel suo codice genetico (le istruzioni per l’uso presenti in ogni cellula) è ben descritto quanto è previsto che faccia. Adesso è il cervello l’organo più grande; si è sviluppato proprio a seguito delle esperienze fatte nella pancia in questi mesi. Federico è ora come un piccolo grande computer, che installa ogni giorno nuovi programmi e nuove utilissime App che utilizzerà fin dai primi minuti dopo il parto.  

All’ottavo mese Fede (il diminutivo si è già innestato nel linguaggio familiare) si sente pronto per nascere, ma deve ancora mettere a punto alcune importanti funzioni che gli serviranno per avere un efficace respiro autonomo e per succhiare con vigore il latte della mamma. Allora continua con gli allenamenti, anche se lo spazio comincia a ridursi; per fortuna lì dentro è tutto liscio e morbido. A Federico piace molto sentire la voce della mamma, soprattutto quando la ascolta cantare; il suo udito negli ultimi mesi si è ben sviluppato, la voce e i rumori del corpo materno gli tengono compagnia e comincia a conoscere anche la voce del papà e degli altri familiari.

Al nono mese Federico “inizia a vedere la luce”; è da tempo a testa in giù pronto a cadere nella braccia dei suoi genitori. Ha voglia di scoprire cosa c’è là fuori e di iniziare una nuova entusiasmante avventura: la chiamano “vita”, lui non sa cos’è, ma sa di essere pronto. Ha bisogno soltanto che qualcuno cammini con lui.

Alessandro Volta

pediatra neonatologo, è direttore del programma materno infantile dell’ASL di Reggio Emilia e formatore per il personale sanitario sull’allattamento al seno e il sostegno alla genitorialità. È autore di oltre 70 pubblicazioni scientifiche e dei libri Apgar12, Nascere genitori, Mi è nato un papà, Crescere un figlio e L’allattamento spiegato ai papà.

Articolo pubblicato il 24/12/2019 e aggiornato il 30/06/2023
Immagine in apertura SbytovaMN / iStock

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