Bambino

Un proverbio africano afferma «Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio», un saggio modo di dire per ricordare quanto impegno, tempo e competenze servano per svolgere il lavoro di genitori.

Uppa aiuta i genitori a gestire al meglio ogni fase dello sviluppo del bambino, spiegando in modo semplice e chiaro quali sono le fasi della crescita e i problemi che si possono trovare sulla strada. Nella sezione dedicata al bambino troverete quindi informazione e approfondimenti sulla crescita, il sonno, l’igiene e molto altro ancora.

I 3 anni di età, una fantastica fase della crescita

Gruppo formatori Centro Touchpoints Brazelton
Bambino di 3 anni dipinge

In questa fase il piccolo appare più in grado di tollerare le separazioni dalle figure di riferimento e comincia a manifestare in modo evidente il suo carattere. Inoltre è particolarmente attratto dal gioco interattivo con i coetanei, è sempre più curioso e condivide anche la voglia di capire e scoprire le correlazioni tra eventi

Non chiamiamoli scarabocchi

Anna Oliverio Ferraris, psicologa e psicoterapeuta
Bambino "scarabocchia" sul foglio

Nel bambino di età prescolare che produce i primi scarabocchi c’è un rapporto molto stretto tra corpo e mente, tra muscoli, occhi e sistema nervoso. Proprio da questo rapporto nasce l’alfabeto dei segni che il piccolo utilizzerà per raccontare la realtà, le emozioni, gli stati d’animo

I bambini sono più competenti di quanto immaginiamo

Alberto Oliverio, neurobiologo
Bambino cerca di raggiungere un oggetto a terra

I bambini possiedono alcune capacità percettive fin dalla nascita. A pochi giorni di vita sanno seguire visivamente un suono, a 4-5 mesi hanno la percezione di oggetti nascosti e si rappresentano i rapporti tra oggetti nello spazio tridimensionale, a 2-3 anni sanno distinguere tra entità diverse in base al numero e riconoscono la progressione numerica fino al 4 o al 5. Insomma, la mente del bambino “funziona” già prima di iniziare a parlare

Il parlatore tardivo: quali sono i campanelli d’allarme?

Serena Bonifacio, logopedista
Genitore insegna al figlio a parlare

Il termine “parlatore tardivo” si riferisce a bambini che manifestano un ritardo nella produzione di parole in assenza di una diagnosi di disabilità o di ritardo dello sviluppo in ambito cognitivo e motorio. Non definisce una patologia, ma indica una situazione che può essere la manifestazione di un disordine emergente

Parasonnie e altre stranezze durante il sonno

Gherardo Rapisardi, pediatra e neonatologo
Bambino che ha difficoltà col sonno

Durante il sonno i bambini possono compiere movimenti involontari e manifestare forti emozioni. Si tratta di comportamenti fisiologici, benigni, più frequenti nei bambini che negli adulti, e che quasi sempre scompaiono da soli o si riducono di frequenza e intensità con lo sviluppo

Il linguaggio, tra biologia e ambiente

Alessandra Pinton, logopedista e psicologa
Mamma parla alla propria bambina per svilupparne il linguaggio

Già a poche ore di vita i neonati sono in grado di distinguere il parlato da altri tipi di stimoli uditivi. A 8 mesi imparano a distinguere alcune parole. A differenza degli adulti, i bambini raggiungono in un tempo relativamente breve una competenza raffinata della loro lingua madre e, se vivono in un ambiente bilingue, riescono a imparare perfettamente entrambe

Il linguaggio e le altre abilità cognitive

Elena Flaugnacco, psicologa
Bambino cerca di utilizzare il linguaggio mentre gioca con la madre

Il linguaggio si apprende nell’interazione, attraverso l’ascolto, la ripetizione e l’imitazione, grazie a un sistema cognitivo generale che modula l’interazione tra gli stimoli ricevuti e le abilità di partenza. Il suo sviluppo è quindi in stretta relazione con quello di altri ambiti cognitivi

I tic nei bambini

Costantino Panza, pediatra neonatologo
Primo piano di una bambina che fa una smorfia

Può capitare che, per un certo tempo, alcuni bambini presentino dei tic: movimenti rapidi e involontari ripetuti frequentemente. In genere sono legati a momenti di crescita particolarmente impegnativi e non devono destare preoccupazione

La balbuzie nei bambini: come affrontarla?

Francesca Brignoli, logopedista
Bambina fa esercizi per la balbuzie

Tra gli specialisti si parla di “persone che balbettano”, più che di balbuzie, proprio per restituire l’immagine di un fenomeno mutevole a seconda dei giorni e delle circostanze, che può avere importanti risvolti psico-emotivi

Difficoltà fonologiche: quando e come intervenire?

Francesca Brignoli, logopedista
bambino che fa esercizi dal logopedista per difficoltà fonologiche

Se il bambino dimostra di avere difficoltà a pronunciare determinati suoni, l’intervento del logopedista può rivelarsi prezioso: permette di valutare il tipo di problema e di stabilire, in accordo con i genitori, le strategie da adottare

Disturbo Primario del Linguaggio (DPL): cos’è?

Francesca Brignoli, logopedista

Con Disturbo Primario del Linguaggio si intendono quelle difficoltà linguistiche che non derivano da altri disturbi visibili e spesso si presentano insieme con altre vulnerabilità. Secondo le ultime stime, sembra interessare circa il 7% dei bambini di 5 anni. Un intervento precoce del logopedista può rivelarsi prezioso per favorire un normale sviluppo linguistico

Quando imparano a camminare i bambini?

Ilaria Sanzarello, ortopedica pediatrica
Bambino effettua i suoi primi passi

I primi passi, momento di conquista per il bambino e di grande emozione per i genitori, rappresentano solo la fase finale di un lungo percorso che il tessuto cerebrale compie già dal momento in cui le sue prime cellule cominciano a funzionare

Igiene orale: quale spazzolino scegliere?

Daniela Falduto, igienista dentale
primo piano di bambina sdraiata con in mano uno spazzolino

Fin dalla prima infanzia i denti vanno spazzolati regolarmente e con cura. Quale strumento è opportuno utilizzare? Quali sono le differenze tra spazzolino manuale ed elettrico? I bambini possono usarli entrambi? Ecco alcuni consigli

Come superare le difficoltà nel sonno, passo dopo passo

Gherardo Rapisardi, pediatra e neonatologo
Bambina ha difficoltà a prendere sonno

Il sonno è un bisogno fondamentale e i bambini cercano di soddisfarlo con i mezzi a loro disposizione. Ecco quali sono i principali fattori che aiutano il piccolo a dormire serenamente nelle diverse fasi dello sviluppo psicomotorio

Stress infantile: quali sono i suoi effetti?

Alberto Oliverio, neurobiologo
Bambino vive un momento di stress

Il cervello dei bambini è molto sensibile all’azione degli ormoni coinvolti nello stress e alle alterazioni di alcune sostanze che veicolano le informazioni fra i neuroni

Percentili e curve di crescita

Anna Maria Bagnato, pediatra
Bambino durante un bilancio di salute

La curva di crescita è un grafico che raffigura l’incremento nel tempo di peso, altezza, circonferenza cranica e indice di massa corporea. Per classificare questi parametri si utilizza il calcolo dei percentili di crescita del bambino

Che l’esplorazione del mondo abbia inizio

Gruppo formatori Centro Touchpoints Brazelton
Primi passi del bambino a 12 mesi

Il traguardo dei 12 mesi è caratterizzato da nuove esperienze e scoperte per il bambino, che raggiunge una maggiore indipendenza: muove i primi passi da solo, migliora il suo equilibrio, diventa più sicuro

L’avventura dello sviluppo a 9 mesi

Gruppo formatori Centro Touchpoints Brazelton
Bambina durante la fase di sviluppo dei 9 mesi

A 9 mesi, le nuove conquiste motorie assorbono gran parte delle energie del piccolo, che potrebbe mostrare anche dei temporanei passi indietro nelle abitudini già acquisite relative al sonno e all’alimentazione

Sulla strada verso l’indipendenza

Gruppo formatori Centro Touchpoints Brazelton
Bambino di 7 mesi seduto a terra

Il traguardo dei 7 mesi non comporta un cambiamento solo per il bambino, il quale matura nuove competenze motorie, sociali e cognitive, ma anche per i genitori, che si trovano a esercitare un maggior controllo fisico e dell’ambiente

Primi tentativi alla scoperta del mondo

Gruppo formatori Centro Touchpoints Brazelton e Luca Migliaccio, psicologo
Bambina di 4 mesi cerca di gattonare

I 4 mesi possono rappresentare una fase di grande orgoglio per i genitori, che osservano appagati i traguardi che il piccolo raggiunge sia sul piano comunicativo e sociale, sia su quello motorio

Alla conquista del sonno

Annalisa Perino, pedagogista montessoriana
Bambino dorme col suo gioco accanto

Quando si parla di sonno non esistono abitudini giuste o sbagliate a priori; ciò che funziona per un bambino potrebbe non essere utile per un altro.

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