Bambino

Un proverbio africano afferma «Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio», un saggio modo di dire per ricordare quanto impegno, tempo e competenze servano per svolgere il lavoro di genitori.

Uppa aiuta i genitori a gestire al meglio ogni fase dello sviluppo del bambino, spiegando in modo semplice e chiaro quali sono le fasi della crescita e i problemi che si possono trovare sulla strada. Nella sezione dedicata al bambino troverete quindi informazione e approfondimenti sulla crescita, il sonno, l’igiene e molto altro ancora.

Come addormentare un neonato

Giulia Chiari, psicologa perinatale, IBCLC
neonato addormentato

Non occorre seguire un manuale per “insegnare a dormire”. L’ascolto dei segnali con cui il neonato comunica i propri bisogni, e la fiducia che sia in grado di esprimerli, consentono agli adulti di costruire con lui una relazione soddisfacente fin dai primi giorni di vita

Come togliere il ciuccio? Consigli e strategie

Erica Melandri, psicologa e psicoterapeuta
mamma consola piccolo a cui cerca di togliere il ciuccio

Togliere il ciuccio con gradualità significa seguire il ritmo del bambino evitando “strappi” improvvisi nella sua quotidianità. È importante osservare il piccolo quando esprime le proprie emozioni rispetto alla separazione dal ciuccio e prendere sul serio le sue reazioni

Bambini che non parlano, quando preoccuparsi?

Federica Gatti, logopedista
bambina che non parla si esprime a gesti

Il ritardo nel parlare può essere semplicemente dovuto ai diversi tempi di maturazione che variano da bambino a bambino, e in questi casi è possibile assistere in poco tempo a un recupero spontaneo. Se invece le difficoltà persistono nel tempo, potrebbe trattarsi di un disturbo primario del linguaggio

Scatti di crescita: cosa sono e come gestirli

Anna Maria Bagnato, pediatra
bambino piange in braccio alla mamma per scatti di crescita

I sintomi degli scatti di crescita sono un’aumentata frequenza delle poppate, episodi di pianto frequenti e una richiesta maggiore di latte rispetto al solito. Pur trattandosi di fasi normali nella crescita del piccolo, i genitori possono sentirsi impreparati nell’affrontare la loro gestione

La carie dei denti da latte, dalle cause alla prevenzione

Maria Cristina Gini, dentista pediatrica
visita dal dentista per controllo carie denti da latte

Gli studi mostrano che in Italia sono molti i bambini affetti da carie dei denti da latte: il 3% da 0 a 23 mesi, il 6% a 2-3 anni e addirittura il 15% a 4-5 anni. Queste percentuali sono tuttavia sottostimate, dal momento che si basano su questionari autovalutativi dei genitori, i quali spesso non sanno riconoscere gli stadi iniziali delle lesioni cariose

La caduta dei denti da latte, quando e come avviene

Maria Cristina Gini, dentista pediatrica
bimbo mostra dente da latte caduto

Lo schema della caduta dei denti da latte non è uguale per tutti, ma possiamo dire che segue più o meno quello con cui sono cresciuti i denti dal 6° al 30° mese di vita

Come riconoscere e gestire gli spasmi affettivi

Lilia Morabito, pediatra
bambino con crisi di pianto durante spasmi affettivi

Gli spasmi affettivi sono fenomeni che possono spaventare molto i genitori, soprattutto quando comportano la perdita di coscienza, ma si risolvono con la crescita senza conseguenze

Lallazione: quando inizia e a cosa serve

Federica Gatti, logopedista
mamma parla con figlio per stimolare lallazione

È un’espressione vocale tipica del bambino a partire dai 6 mesi di età, caratterizzata dalla ripetizione di sillabe cantilenate. A differenza dei vagiti e dei vocalizzi dei primi mesi di vita, la sua struttura somiglia molto alle tanto desiderate paroline, tuttavia queste sillabe non veicolano un messaggio preciso

Mutismo selettivo: perché il bambino non parla?

Matteo Sclafani, psicologo
bambina con mutismo selettivo non parla

Il termine “selettivo” indica che il bambino riesce a esprimersi solo con determinate persone di cui si fida e in alcune circostanze in cui si sente sereno, mentre invece mostra difficoltà in ambienti sociali in cui non si sente a proprio agio

Crosta lattea: quando viene, quanto dura e rimedi

Anna Maria Bagnato, pediatra
neonato con crosta lattea sulla testa

Il punto fermo da tenere a mente, a fronte delle numerose proposte del mercato (pettine per crosta lattea, rimedi naturali eccetera), è che la crosta lattea è una condizione benigna che tende a risolversi entro l’anno di vita e non determina problemi per il bambino

Bagnetto del neonato: frequenza, durata e consigli

Lilia Morabito, pediatra
mamma fa il bagnetto al neonato

Non esiste un vero e proprio “decalogo del bagnetto perfetto”, ma è importante osservare una serie di piccoli accorgimenti che possono aumentare il benessere del neonato durante questo momento così intimo e speciale

Dentizione nei bambini: sintomi e quando inizia

Lilia Morabito, pediatra
mamma mostra primi denti del suo bambino

La dentizione inizia normalmente intorno ai 6-8 mesi di vita e si completa intorno ai 26 mesi. Nulla tuttavia impedisce che i primi dentini possano iniziare a spuntare qualche tempo prima, ad esempio al quarto mese, oppure che compaiano un po’ più tardi

Sonnambulismo nei bambini: perché avviene?

Anna Maria Bagnato, pediatra
Bambino durante un episodio di sonnambulismo

Il sonnambulismo, disturbo del sonno di natura benigna, può manifestarsi dai 2 anni di età in su e continuare anche in età adulta. La probabilità di essere sonnambuli è tre volte superiore nei bambini con un solo genitore che presenta questo disturbo e aumenta di sette volte nel caso di bambini con entrambi i genitori sonnambuli

Non siamo soli, nemmeno alla nascita: il microbiota

Marina Sestito, chimico
Lattante che dorme a pancia in su, sdraiato su una coperta

Che cos’è il microbiota? È l’insieme di microrganismi che vive all’interno del nostro corpo e che concorre in maniera decisiva al suo corretto funzionamento. Secondo gli studi recenti, sembra che cominci a formarsi già durante la gravidanza.

Dal concepimento ai 2 anni: i “primi mille giorni” sono la base della salute futura

Anna Rita Longo, divulgatrice scientifica
Mamma e papà seduti sul divano abbracciano la loro bambina che ha meno di mille giorni di vita

I “primi mille giorni”, cioè il periodo che va all’incirca dal concepimento ai 2 anni di vita, hanno un ruolo centrale nel consolidamento di un buono stato di salute psicofisica del bambino. È quindi opportuno sapere che cosa fare e che cosa non fare per favorirlo

Pannolini lavabili: quali sono i vantaggi?

Pietro Rossi, medico
Torso di un bambino sdraiato che indossa un pannolino lavabile

Le abitudini radicate sono difficili da modificare, e in un mondo che va spesso di fretta non sempre i pannolini lavabili sembrano una buona idea. Eppure il loro uso al posto di quelli usa e getta comporta una serie di vantaggi da non sottovalutare

Disfonia infantile: cos’è e come si previene

Francesca Brignoli, logopedista
Due bambine che urlano sdraiate sul letto

Un utilizzo scorretto della voce e abitudini improprie mentre si parla possono portare, nel tempo, a disturbi vocali. Per evitarli o correggerli è bene adottare alcune accortezze

Parlare prima delle parole: la comunicazione con gesti e segni

Anna Rita Longo, divulgatrice scientifica
Bambino seduto sul seggiolone fa gesti

Negli ultimi decenni si sono diffusi diversi programmi di comunicazione gestuale destinati a bambine e bambini, che promettono di favorire lo sviluppo del linguaggio verbale e di rafforzare il legame di attaccamento tra genitori e figli. Vediamo cosa dice la letteratura scientifica in merito

I 3 anni di età, una fantastica fase della crescita

Gruppo formatori Centro Touchpoints Brazelton
Bambino di 3 anni dipinge

In questa fase il piccolo appare più in grado di tollerare le separazioni dalle figure di riferimento e comincia a manifestare in modo evidente il suo carattere. Inoltre è particolarmente attratto dal gioco interattivo con i coetanei, è sempre più curioso e condivide anche la voglia di capire e scoprire le correlazioni tra eventi

Non chiamiamoli scarabocchi

Anna Oliverio Ferraris, psicologa e psicoterapeuta
Bambino "scarabocchia" sul foglio

Nel bambino di età prescolare che produce i primi scarabocchi c’è un rapporto molto stretto tra corpo e mente, tra muscoli, occhi e sistema nervoso. Proprio da questo rapporto nasce l’alfabeto dei segni che il piccolo utilizzerà per raccontare la realtà, le emozioni, gli stati d’animo

I bambini sono più competenti di quanto immaginiamo

Alberto Oliverio, neurobiologo
Bambino cerca di raggiungere un oggetto a terra

I bambini possiedono alcune capacità percettive fin dalla nascita. A pochi giorni di vita sanno seguire visivamente un suono, a 4-5 mesi hanno la percezione di oggetti nascosti e si rappresentano i rapporti tra oggetti nello spazio tridimensionale, a 2-3 anni sanno distinguere tra entità diverse in base al numero e riconoscono la progressione numerica fino al 4 o al 5. Insomma, la mente del bambino “funziona” già prima di iniziare a parlare

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