Nelle 40 settimane di gestazione che portano dal concepimento alla nascita del bambino accadono diverse cose. Alcune molto evidenti, come ad esempio i cambiamenti fisici del corpo della donna, altre più nascoste, come la crescita del feto. La durata della gravidanza viene calcolata in settimane, a partire dalla data dell’ultima mestruazione, ed è perciò importante conoscere con certezza questa data. Se il parto avviene tra le 37 e le 41 settimane avremo una gravidanza “a termine”; “pretermine” (o parto prematuro) in caso di parto precedente alle 37 settimane; “protratta” se il parto avviene a 42 settimane o successivamente. Oltre a ciò, sarà utile avere informazioni su sintomi, esami da fare, calcolo del periodo fertile, corretta alimentazione, farmaci, attività consigliate e non.
Gli esami del sangue in gravidanza sono un ottimo strumento per analizzare la salute della gestante e del feto in ogni trimestre, senza eccedere con test e approfondimenti non necessari
La colestasi gravidica è solo una delle cause del prurito in gravidanza. Tra le altre cause troviamo le dermatosi comuni, come ad esempio la dermatite allergica da contatto, le reazioni cutanee causate da farmaci, l’eruzione atopica della gravidanza, la dermatosi della gravidanza (PUPP) e l’eczema
Il Bi-test, associato alla misurazione della translucenza nucale, permette di identificare circa il 90% dei bambini affetti da anomalie cromosomiche. In questo modo sarà possibile indirizzare solo le pazienti a rischio verso esami diagnostici invasivi, che stabiliranno con certezza la presenza o meno della malattia
Immediatamente dopo il concepimento, le cellule della cervice cominciano a produrre un muco denso che andrà a formare il cosiddetto “tappo mucoso”, che svolge un ruolo fondamentale durante la gravidanza
La diagnosi prenatale negli anni ha fatto continui passi avanti, non solo nel diventare più precisa e attendibile, ma anche nell’essere sempre meno invasiva, come nel caso dei test del DNA fetale
Le cause della colestasi gravidica non sono ancora note, ma si presuppone che possa essere provocata da un affaticamento del fegato materno. I dati ci indicano che questa malattia è presente nel 2% delle gravidanze, con una particolare incidenza nelle aree dell’America Latina, dell’India e del Pakistan
L’emoglobina bassa in gravidanza produce differenti sintomi, che possono essere più o meno evidenti in base all’entità della carenza di ferro, e può comportare rischi per il feto. Per tale ragione lo screening per l’anemia durante la gestazione è offerto gratuitamente a tutte le donne
Identificata per la prima volta nel sangue materno nel 1974, ad oggi il suo dosaggio è utilizzato di routine per i test di screening delle più diffuse anomalie cromosomiche, come la sindrome di Down e la sindrome di Edwards (trisomia 21 e trisomia 18), nel primo trimestre di gravidanza
Il risultato di questo test non offre una diagnosi definitiva e certa di salute o patologia del feto, ma informa la donna o coppia in attesa sulle probabilità della presenza di alcune anomalie cromosomiche del nascituro
La crescita del feto non è uniforme, varia in base all’età gestazionale. Nei primi mesi il nascituro si sviluppa per lo più in lunghezza. Al contrario, negli ultimi mesi, preponderante è l’aumento del peso
Il raffreddore in gravidanza, nonostante i sintomi certamente fastidiosi per la gestante, non è pericoloso per il feto. Il nascituro non subisce infatti alcuna conseguenza e non prova nessuno dei sintomi della mamma
Sebbene i genitori spesso pensino alla prima ecografia con un forte coinvolgimento emotivo, è importante ricordare che quello ecografico è un mezzo di indagine per appurare il decorso della gravidanza e l’adattamento del feto all’ambiente uterino
l liquido amniotico è molto importante per il corretto sviluppo del bambino e per stimolare le contrazioni nella donna. Le alterazioni del suo volume possono indicare la presenza di patologie o disturbi della madre o del feto
Si stima che circa il 20% delle donne in gravidanza ne sia portatrice, ma l’importanza clinica sta soprattutto nelle gravi malattie neonatali che questo batterio può causare se viene trasmesso al bambino, in particolare setticemie, sepsi, meningiti, polmoniti
Nel corso della gravidanza i movimenti fetali cambiano in relazione alla crescita e all’allungamento muscolare del bambino. Monitorarli è importante, in quanto rappresentano un importante indicatore della vitalità e dell’attività del bambino
È un esame del sangue che rileva la presenza di anticorpi contro un parassita, il Toxoplasma gondii, la cui eventuale presenza può creare problemi in gravidanza
Il progesterone ricopre una funzione chiave nel corretto svolgimento delle varie fasi del ciclo mestruale, e il suo ruolo è strettamente legato alla capacità di avviare e mantenere una gravidanza
In Italia circa una gravidanza su 10 è complicata dalla presenza di pressione arteriosa alta, pre-esistente o comparsa entro le 20 settimane gestazionali o successivamente. Per questo l’ipertensione è una delle condizioni da monitorare con maggior cura nella gestante
Fatta eccezione per l’acido folico, unico integratore fortemente raccomandato in gravidanza, la supplementazione di vitamine e minerali non è indicata per le gestanti e potrebbe, in alcuni casi, risultare anche dannosa
Il test di Coombs è un esame di laboratorio che si esegue sul sangue non solo per verificare la compatibilità del gruppo sanguigno della madre con quello del feto, ma anche per valutare la compatibilità prima di una trasfusione o per identificare alcune forme di anemia
Se la febbre in gravidanza supera i 38°C bisogna individuare la causa dell’aumento di temperatura ed escludere la presenza di infezioni che potrebbero determinare, sotto diverse forme, un danno al bambino. I rischi della febbre in gravidanza, infatti, vengono considerati legati sia alla temperatura elevata sia alle infezioni che possono averla causata